L’affluenza di pubblico si è rivelata oltre ogni aspettativa sia per le dimostrazioni di lancio tecnico effettuate dalle principali quattro scuole italiane (U.N.Pe.M., FFM, SLM, SIM) a Piazza Arringo, sia per la bellissima mostra fotografica relativa alla vita sul fiume e per l’esibizione di costruttori di mosche artificiali e canne in bamboo, svoltesi al Palazzo dei Capitani. Tale iniziativa è stata fortemente caldeggiata e voluta sia dal Fly Fisherman Club che dal Sindaco del Comune di Ascoli Piceno e dal Presidente della Provincia, a compendio di un progetto che il Club ascolano, in collaborazione con l’amministrazione provinciale, ha ormai in atto da circa quattro anni, progetto di riqualificazione e valorizzazione del Fiume Tronto all’interno del centro abitato di Ascoli.
L’A.R.S. Tronto (Area di pesca a Regolamentazione Specifica) per l’appunto si prefigge, attraverso la pesca a mosca, di fornire il “la” per la realizzazione futura di un parco fluviale sul Tronto, valorizzazione che implicherebbe non pochi benefici per il turismo locale, in considerazione anche delle grandi possibilità di coniugare la vacanza alieutica con visite culturali ed enogastronomiche che il piceno è in grado di offrire. E a tal proposito il comune di Ascoli Piceno ha già stanziato duecentomila Euro per un progetto di bonifica e riqualificazione dell’area fluviale del Tronto compresa tra il torrente Chiaro ed il torrente Castellano, progetto che ci auguriamo negli anni possa estendersi ad altre aree adiacenti e valorizzare così questo nostro bellissimo habitat fluviale dalle potenzialità e valore che purtroppo oggi ancora pochi ascolani conoscono.