IL LAVORO
Ormai abituati un po’ a tutto, compreso i falsi problemi di chi governa, assistiamo ad un degrado della società in cui tutto è possibile e tutto si giustifica.
Il Governo ancora una volta sta dimostrando di non avere le idee chiare, ultimo in ordine di tempo il decreto per lo sviluppo che non ci sarà. Anche l’azione più inutile o più banale o peggio di routine, viene magnificata quando passa attraverso il filtro della politica. Dal Centro alla periferia. Avremmo bisogno di ben altro per tornare a crescere ed essere nuovamente credibili come Paese. Per il momento prendiamo lezioni da stati membri nemmeno fondatori della prima Europa.
La politica sul lavoro, deve innovare e forse rivoluzionare il modo con cui fino ad ora è stato approcciato. Oggi siamo costretti a gestire solo le emergenze, con interpretazioni anche le più estreme. E non sempre sono la soluzione migliore. Inoltre la diffusa precarizzazione dei rapporti di lavoro costituiscono il vero blocco per la ripartenza dell’economia. La precarizzazione in tutte le fasce lavorative, dal lavoro manuale a quello di concetto è stata giustificata dall’esigenza di flessibilità del mercato del lavoro, ma sappiamo benissimo che non è cosi perché la disoccupazione sale come sale la percentuale di chi non ha lavoro e non lo cerca più.
L’iniziativa del 28 di ottobre non sarà il solito, ennesimo, convegno sul lavoro. Presenteremo il 1° Rapporto sul lavoro atipico curato da Maurizio Fazzini, Francesco Palermi e Benedetto Pizioli, vedremo come questa nuova forma di lavoro che spesso maschera il lavoro dipendente, ha messo in crisi il sistema del mercato del lavoro e lo stesso lavoro dipendente. Analizzeremo casi specifici reali insieme a tre interlocutori autorevoli del nostro territorio. Antonio Canzian e Marco Luchetti, Assessori in Regione e Antimo Di Francesco, Segretario Provinciale del PD.