Digitale terrestre: «Rinviare almeno al 2012 lo switch-off delle Marche»

Digitale terrestre: «Rinviare almeno al 2012 lo switch-off delle Marche»

Per evitare pesanti conseguenze alle emittenti locali e ai cittadini

Spacca sottolinea le “pesantissime penalizzazioni all’emittenza locale marchigiana” e i “forti disagi ai cittadini utenti”, che lo switch-off – previsto nelle Marche dal 5 al 21 dicembre 2011 – creerebbe a seguito dell’assegnazione di frequenze interferite con i Paesi esteri dell’area Adriatica. Segnali “non coordinati”, quindi disturbati, che la Regione Marche ha segnalato come inadeguati sin dal 2010, per provvedere ai necessari correttivi. Di seguito il testo inviato.

“Con la presente comunicazione, in coerenza con la decisione assunta dal Governo Regionale nella seduta del 24 ottobre 2011, si chiede formalmente il rinvio almeno al 2012 dello switch-off delle Marche al digitale terrestre, programmato dal Ministero dello Sviluppo e dell’AGCOM per il periodo 5-21 dicembre 2011, al fine di evitare pesantissime penalizzazioni all’emittenza locale marchigiana e forti disagi ai cittadini-utenti.

La motivazione fondamentale di tale richiesta è costituita dalla persistenza delle profonde criticità nel Piano nazionale di assegnazione delle frequenze che la Regione Marche ha sollevato in modo formale fin dal 2010. Nonostante il parare negativo del Governo Regionale e le richieste di modifica a tale Piano nazionale, infatti, ancora non è stata prevista l’assegnazione alle emittenti locali di almeno un frequenza coordinata, ovvero non interferita con i Paesi esteri dell’area Adriatica. Tale situazione è inaccettabile, perché rischia di colpire e penalizzare profondamente il sistema dell’emittenza locale delle Marche che rappresenta un patrimonio occupazionale e tecnologico assolutamente da salvaguardare, soprattutto in questa fase di crisi economica, senza poi considerare i sicuri disagi ai cittadini-utenti. In conseguenza di tale scelta del Governo Nazionale non viene messa a disposizione delle Marche nessuna frequenza “certa” per le emittenti locali, creando una situazione di assoluta gravità per le sicure interferenze e per le incertezze di programmazione delle attività degli operatori televisivi locali. Le preoccupazioni sugli effetti negativi dello switch-off sono forti perché già ora, nel sistema analogico, si verificano in molte zone territoriali delle Marche seri problemi di interferenza tra i segnali televisivi italiani e di altri Paesi esteri (Slovenia, Croazia, Bosnia, Albania e Montenegro). La richiesta avanzata da tempo dal Governo Regionale è di rivedere il Piano nazionale per ottenere l’assegnazione anche alle emittenti locali delle Marche di almeno una frequenza coordinata e non interferita. Pertanto, non essendo ancora stata accolta tale istanza, il Governo Regionale richiede ufficialmente un urgentissimo provvedimento di modifica al calendario nazionale con il rinvio al 2012 dello switch-off al digitale terrestre, attualmente previsto dal Ministero dello Sviluppo e da AGCOM nel periodo 5-21 dicembre 2011. La richiesta di rinvio della digitalizzazione delle Marche è motivata anche da un fatto tecnico, legato ai pesanti ritardi dell’emanazione dei bandi nazionali. Infatti  solo in data 14/10/2011  sulla GU  5° serie speciale  sono stati pubblicati i bandi per l’assegnazione dei diritti di uso delle frequenze e per l’attribuzione delle numerazioni LCN alle emittenti televisive locali marchigiane. Considerati i tempi previsti per lo switch-off al digitale terrestre, il Governo Regionale ritiene che per gli operatori televisivi locali risulti sostanzialmente impossibile procedere in tempo utile agli adempimenti previsti dalle delibere Agcom 366/10/CONS. Infatti, in considerazione che gli operatori televisivi marchigiani devono fare pervenire la domanda entro e non oltre il 35° giorno decorrente  dalla data di pubblicazione dei bandi sulla GU della Repubblica italiana (14 ottobre 2011) con conseguente successiva predisposizione della relative graduatoria, le emittenti locali risultano non avere la materiale possibilità di predisporre gli impianti sulle frequenze assegnate, dato che i tempi commerciali di consegna delle apparecchiature non possono essere inferiori a 60/90 giorni, con conseguenti ulteriori gravi e insopportabili danni economici. E’ comprensibile, d'altro canto, che gli operatori non possono procedere agli ordini se non dopo la certezza di una utile collocazione in graduatoria. Si richiede, pertanto, un urgente provvedimento di modifica del calendario nazionale  affinché la prevista digitalizzazione delle Marche avvenga nel 2012.