Lo studio, condotto dall’Istituto Health Management su “Applicazione del federalismo al settore sanitario”, approfondisce i contenuti del Dlgs del 6 maggio 2011 n.68 sulla determinazione dei costi e dei fabbisogni standard in sanità. Tra i parametri presi in considerazione, appunto, spesa sanitaria pro-capite e qualità del servizio: dalla loro combinazione emerge che le Marche sono, insieme con la Lombardia, la Regione con la sanità più efficiente ed efficace in Italia. “I risultati dell’indagine – sottolinea il presidente della Regione, Gian Mario Spacca – premiano le Marche e testimoniano, così come numerosi altri studi e ricerche hanno già fatto, l’elevata qualità dei servizi socio-sanitari a fronte di un trasferimento di risorse inferiore alla media nazionale. Due parametri che, colti nel loro insieme, posizionano la nostra regione ai vertici della sanità a livello nazionale. Questo è il segno più evidente della bontà delle scelte compiute in questo ambito negli ultimi anni: razionalizzazione del sistema per liberare risorse a favore dei cittadini e qualificazione dell’offerta sono i due cardini attorno ai quali ruota la politica sanitaria regionale. Un percorso che, dati i risultati più che positivi già ottenuti, intendiamo proseguire con determinazione”.
Nel dettaglio, i dati pubblicati da Panorama-Sanità (fonte Ministero dell’Economia-Relazione generale sulla situazione economica del Paese) evidenziano che le Marche sono la prima Regione in Italia per condizioni di salute della popolazione e, nel contempo, la seconda Regione (dopo la Lombardia) ad avere, in una situazione di pareggio di bilancio, una disponibilità di risorse pro-capite trasferite decisamente inferiore alla media nazionale. Nello specifico le Marche spendono in sanità 118 euro pro-capite in meno della media delle regioni. “Per le Marche – conclude Spacca – emerge un quadro complessivamente più che positivo in termini di posizionamento tra le regioni italiane, in particolare per quel che riguarda la qualità dei servizi. Resta da affrontare, a livello nazionale, la necessità di riequilibrare la distribuzione delle risorse, al fine di colmare il differenziale pro-capite, di cui ancora soffrono alcune regioni. Tra queste, in particolare, le Marche per le quali ci auguriamo che, con l’adozione di corretti criteri relativi al federalismo fiscale, si arrivi ad una positiva risoluzione con un incremento dei trasferimenti statali”.