La firma dei documenti di adesione è avvenuta tra Johannes Remmel, assessore all’Agricoltura del Nord Reno Westfalia, e Paolo Petrini, vice presidente e assessore all’Agricoltura della Regione Marche e presidente della Rete europea delle Regioni libere da Ogm.
“Siamo molto lieti di essere qui con gli amici tedeschi – ha detto Petrini – per ufficializzare l’adesione alla Rete di un importante Land come il Nord Reno Westfalia. Obiettivo generale della nostra organizzazione è quello di allargare sempre di più i membri e accrescere così l’influenza delle posizioni a favore della biodiversità e della qualità propria delle produzioni europee. Qualità e diversità minacciate dall’uso degli Ogm. Il coinvolgimento delle Regioni tedesche è molto importante, la Rete si allarga e dopo il Thueringen, ora il Nord Reno Westfalia. La Germania è sempre più motore economico e sociale dell’Europa ed è molto importante che qui si diffondano i principi propri della Rete. La mia presenza qui, oltre che dovuta all’incarico che ricopro come presidente delle Regioni Ogm - free, è determinata dal forte interesse dei tedeschi alle procedure di tracciabilità, garanzia di sicurezza e qualità, che la Regione Marche sta implementando da tempo nel settore agroalimentare. In particolare il ministro Remmel si è mostrato particolarmente interessato e ha voluto approfondire il progetto “QM – Qualità garantita dalle Marche”. Un segno che dimostra l'interesse suscitato e l'adeguatezza delle politiche regionali che da tempo portiamo avanti”.
Al dibattito nato durante la cerimonia hanno preso parte, oltre a Petrini, tra gli altri, il rappresentante della Commissione europea, Ladislav Miko (vice direttore generale - DG Sanco – salute e politica per i consumatori) che ha illustrato gli strumenti europei a disposizione delle Regioni per difendere la propria biodiversità.
L’orientamento europeo in materia di Ogm è in una fase evolutiva. Dopo gli emendamenti alla direttiva 2001/18, approvati dal Parlamento europeo lo scorso 5 luglio, sulla possibilità per gli Stati membri di bandire o limitare le coltivazioni Ogm dai propri territori, si attende ora il pronunciamento del Consiglio dei ministri dell’Ue.