Cittadinanzattiva, rammarico per il trasferimento di Minicuci

Cittadinanzattiva, rammarico per il trasferimento di Minicuci

Il prossimo segretario possieda tutte le caratteristiche atte a proseguire il grande cambiamento

La Nostra Associazione è molto dispiaciuta, nonché preoccupata per questo repentino e inatteso, oltre che inopportuno, evento, poiché era evidente che il dott. Minicuci possedesse tutte le caratteristiche di cui il Sindaco andava fiero… Difatti nell’ottobre 2010 potevamo leggere “Quando lo scorso anno a Torino, in qualità di Sindaco del Comune di Ascoli ho aderito al ‘Protocollo Brunetta’, ho subito avuto la sensazione che molte cose sarebbero cambiate nell’ambito dei rapporti tra cittadini ed Enti pubblici. In un periodo di crisi minato dai germi della sfiducia, le Amministrazioni Pubbliche hanno infatti il dovere di potenziare il sistema di accesso del cittadino alla sfera istituzionale che non deve essere percepita come impenetrabile ed opaca, ma al contrario come una struttura aperta e trasparente. Il vero antidoto all’anti-politica sta nella capacità dei protagonisti del governo cittadino di accettare ed interiorizzare i meccanismi di responsabilizzazione che derivano da una piena trasparenza politica ed amministrativa. L’impegno nel realizzare tra-sparenza, partecipazione, economicità ed efficacia dell’azione amministrativa rappresenta, sempre di più, una nostra priorità. (.....).”
A nostro avviso, con la chiamata del Direttore Minicuci, giunto ad Ascoli da poco più di un anno, l'aria di cambiamento aveva incominciato a spirare sulla città, il medesimo, infatti, era im-pegnato ad attuare modelli organizzativi più efficienti ed efficaci, in linea con quanto dalla Nostra Amministrazione programmato e da noi, cittadini attivi, atteso e auspicato da anni: si pensi all’avvio dell’attuazione delle Carte dei Servizi, del controllo di gestione e dell’Ufficio Relazione col Pubblico (tutte funzioni istituite per legge tra il 1990 e il 1993......)
Ci auguriamo che Minicuci abbia deciso di lasciarci esclusivamente per motivi di carriera e di opportunità e non, per come si dice, a causa dell'ambiente ostile volto a minare e contrastare il suo operato.
Confidiamo, comunque, nel fatto che il prossimo Segretario selezionato possieda tutte le caratteristiche culturali e caratteriali atte a proseguire il grande cambiamento organizzativo avviato. Ascoli ha assoluto bisogno di cambiare e il cambiamento può avvenire solo tramite la trasparenza, la partecipazione e la condivisione sia degli obiettivi che degli strumenti.
Si esorta, a questo punto, tutta la cittadinanza a manifestare concretamente l'esigenza di instaurare un nuovo rapporto con la pubblica amministrazione e al contempo a sostenere a gran voce tutte le iniziative volte a mettere sullo stesso piano amministratori e amministrati».