Ad aprire i lavori, alle ore 9, sarà il presidente della V Commissione Sanità dell’Assemblea legislativa delle Marche, Francesco Comi.
Gli UFE sono utenti e familiari che dalla malattia hanno tratto consapevolezza del loro “sapere esperienziale “ e hanno maturato la capacità di trasmetterlo.
In questo percorso fondamentale è la collaborazione con gli operatori. Questa modalità collaborativa, nata e sostenuta ormai da anni dal Servizio di Salute mentale di Trento, si chiama “Fareassieme”. Il risultato più evidente del “Fareassieme” sono appunto gli UFE. Attualmente sono circa cinquanta gli UFE che lavorano a Trento e che sono diventati parte attiva ed integrante del Servizio di salute mentale. Numerosi i riconoscimenti fino al finanziamento quest’anno del progetto da parte del Ministero della salute per la diffusione degli UFE nelle regioni italiane.
L’appuntamento di Ancona rientra in questo progetto, quale “sperimentazione e trasferimento di modelli di empowerment organizzativo per la valutazione e il miglioramento della qualità dei servizi sanitari”, ed è stato promosso da Agenas – Agenzia nazionale per i servizi regionali sanitari, con il patrocinio della Regione Marche.
La collaborazione tra operatori, utenti e familiari si sta sempre più affermando come elemento determinante nella creazione di nuovi contesti di cura, al cui interno le persone con disagio mentale e i loro familiari partecipano attivamente alle decisioni che li riguardano. Gli Ufe, in particolare, sono riconosciuti come promotori di qualità delle prestazioni perché favoriscono la condivisione,il protagonismo attivo e la centralità dell’utente nel percorso di cura. Gli UFE si stanno diffondendo in altri servizi italiani e in alcune realtà estere (Pechino, Berlino, Svezia).