“Semmai, l’eventuale avanzo o disavanzo viene accertato a giugno al momento di fare il consuntivo. Venerdì, in consiglio, presenteremo un Bilancio in equilibrio con minori entrate correnti tendenziali per circa 1 milione e 798mila euro perfettamente compensate per una uguale cifra con maggiori entrate già accertate, minori spese correnti ed un’applicazione del precedente avanzo di gestione. Quindi, nessun allarme particolare né tantomeno ipotesi di dissesto, ma un normale passaggio tecnico-contabile previsto dalla legge.”
All’Assessore al Bilancio fa eco il capogruppo consiliare del Pdl Giuseppe Mercuri “Capisco che il consigliere Mandozzi debba svolgere il suo compito di capogruppo del partito di opposizione, ma almeno lo faccia bene! E si informi prima di proporre cifre non corrispondenti alla situazione contabile dell’Ente.”
L’Assessore Cresenzi entra quindi nel merito dei conti di palazzo San Filippo: “Innanzitutto, vorrei precisare che la vendita dell’ex sede dei Geometri non serve a tappare buchi o a fare cassa ma è già stata prevista nel documento di bilancio per realizzare gli investimenti programmati nel polo scolastico di Ascoli. Pertanto, tale vendita non c’entra nulla con gli equilibri di bilancio e , infatti, non è menzionata nella relativa delibera che presenteremo in consiglio. Ciò premesso, vorrei sottolineare che quando si parla di 2,6 milioni di euro di minori entrate dai canoni sui pozzi, le cose non stanno così. Il servizio competente ha stimato 300mila euro in meno come valore prudenziale dei circa 3,1 milioni previsti, infatti le somme già accertate e certificate per quanto riguarda i canoni pregressi delle Province di Ascoli Piceno e Fermo insieme fino al 2009 e quelli della sola Provincia di Ascoli fino al 2011, ammontano a 2,8 milioni di euro. Sono in corso i relativi pagamenti da parte degli utenti e, nei tempi stabiliti, saranno emessi i relativi ruoli in mancanza di adempimento.
Veniamo, infine, alla questione autovelox. In questo caso, la Provincia ha solo deciso di utilizzare un altro strumento, quello del safety tutor, metodo che viene già applicato con efficacia dalla società autostrade e anche dalla Provincia di Ancona. Un sistema che risulta più equo, socialmente sostenibile e che, oltretutto, responsabilizza gli automobilisti contribuendo ad aumentare la sicurezza e l’educazione stradale più che ad intervenire solamente sul piano puramente sanzionatorio. Per cui, la decisione di introdurre il safety tutor, al posto dell’autovelox, con lo slittamento per i necessari tempi tecnici di attuazione, comporterà una minore entrata tendenziale per 500mila euro dovuta ad un semplice sfasamento temporale”.