Analoga variazione è stata applicata al rating del prestito obbligazionario legato alla ricostruzione dopo il terremoto del 1997 emesso dalla Regione Marche, con scadenza 2018, il cui rimborso è a carico della Repubblica italiana. L'assessore al Bilancio, Pietro Marcolini, precisa che: “La riduzione del rating regionale è la necessaria conseguenza dell'abbassamento del rating nazionale. Secondo la metodologia di Standard & Poor’s, infatti, i rating degli enti locali e regionali non possono assumere valori superiori al rating assegnato allo Stato sovrano. Pertanto tutti i rating degli enti italiani aventi lo stesso rating della Repubblica italiana, tra cui quello della Regione Marche, sono stati abbassati. Peraltro, come già comunicato il 31 marzo 2011 in occasione della conferma del rating della Regione Marche e ribadito il 23 maggio nella comunicazione di variazione delle prospettive di tale rating, Standard & Poor’s ha confermato che, assumendo l’assenza del limite posto dal rating sovrano, il merito di credito indicativo della Regione Marche è superiore, cioè pari ad “aa-”. Il merito di credito indicativo riflette il profilo creditizio individuale dell’ente e l’assetto istituzionale nel quale opera. Le prospettive negative del rating della Regione Marche sono conseguenza delle prospettive negative attribuite al rating della Repubblica italiana, che dipendono, secondo il giudizio di Standard & Poor’s, dall’indebolimento delle prospettive di crescita economica nazionale e dall’aspettativa che la fragile coalizione di Governo e le differenze all’interno del Parlamento continueranno a frenare la capacità del Governo di rispondere con decisione alle sfide macroeconomiche endogene ed esogene. Secondo questa logica, un ulteriore peggioramento del rating italiano pertanto potrebbe comportare, a parità di ogni altra condizione, un analogo deterioramento di quello della Regione Marche e della sua emissione obbligazionaria con rimborso a carico dello Stato”.