Ancona - “Abbiamo rispettato gli impegni presi con i cacciatori e con gli agricoltori danneggiati e ciò nel pieno rispetto delle normative nazionali e comunitarie di settore. Prima di deliberare l’allargamento del numero dei comuni in cui viene ammesso il prelievo dello storno, abbiamo infatti ottenuto il parere favorevole dell’Istituto superiore per la protezione e ricerca ambientale (Ispra), al quale avevamo rappresentato dettagliatamente le nostre esigenze. Quella adottata, inoltre, non è detto che sia l’ultima decisione per l’allargamento del numero dei comuni. Con l’arrivo e la presentazione di dati certificati circa i danni procurati alle colture, avremo ancora la possibilità di aumentare i territori ammessi al prelievo in deroga”. Il vicepresidente e assessore a Caccia e Agricoltura, Paolo Petrini, commenta così la delibera approvata, a sua iniziativa, dalla Giunta regionale per accrescere il numero dei comuni in cui è ammesso il prelievo in deroga della specie storno.
La delibera adottata viene a seguito di diverse iniziative sia della Giunta che dell’Assemblea legislativa delle Marche, affinché il prelievo in deroga dello storno fosse tecnicamente praticabile e in grado di perseguire efficacemente gli obiettivi prefissati per la tutela delle colture.
Questo l’elenco complessivo dei territori comunali in cui è autorizzato il prelievo (senza l’uso di richiami). Provincia di Ancona: Ancona, Arcevia, Belvedere Ostrense, Castelbellino, Castelcolonna, Castelfidardo, Castelleone di Suasa, Castelplanio, Corinaldo, Fabriano, Jesi, Loreto, Maiolati Spontini, Mergo, Montecarotto, Monteroberto, Monte San Vito, Osimo, Ostra, Ostra Vetere, Poggio San Marcello, San Paolo di Jesi, Ripe, Sassoferrato, Senigallia. Provincia di Ascoli Piceno: Castel di Lama, Colli del Tronto, Folignano, Monteprandone, San Benedetto del Tronto. Provincia di Fermo: Fermo, Massa Fermana, Montegiorgio, Montottone, Porto Sant'Elpidio, Sant'Elpidio a Mare, Torre San Patrizio. Provincia di Macerata: Appignano, Cingoli, Civitanova Marche, Corridonia, Macerata, Mogliano, Montecassiano, Montefano, Montelupone, Morrovalle, Pollenza, Porto Recanati, Potenza Picena, Recanati, Treia. Provincia di Pesaro-Urbino: Barchi, Cagli, Cartoceto, Colbordolo, Fano, Fossombrone, Fratterosa, Gradara, Mombaroccio, Mondavio, Mondolfo, Montefelcino, Montelabbate, Montemaggiore al Metauro, Monteporzio, Pergola, Pesaro, Saltara, San Costanzo, San Giorgio di Pesaro, Serrungarina, Tavullia, Urbino.
“Come messo in evidenza dall’Osservatorio faunistico regionale, in collaborazione con l’Università degli Studi di Urbino – conclude Petrini - negli ultimi anni lo storno ha causato gravi danni alle colture agricole su scala regionale. Ciò è dimostrato dai dati trasmessi dalle Province e dagli Ambiti territoriali di caccia. Nell’anno 2010, poi, si è registrato un ulteriore incremento di danni con un trend fortemente in crescita, probabilmente anche per l’anno in corso come lasciano intendere i primi dati già trasmessi. Di qui l’esigenza di ampliarne il prelievo. L’Ispra ci ha trasmesso parere favorevole ieri e oggi siamo immediatamente intervenuti”.