Conciliazione vita e lavoro, voucher per le donne del Piceno

Conciliazione vita e lavoro, voucher per le donne del Piceno

La scadenza delle domande è fissata al 3 ottobre 2011

Tra i requisiti richiesti per beneficiare del prezioso contributo (erogato sino al 31 marzo 2012) è necessario essere lavoratrici dipendenti o autonome, titolari di un contratto di lavoro “atipico” e/o a tempo determinato, inoccupate che stiano svolgendo attività di formazione o borse lavoro, disoccupate; assistere figli disabili o minori (0-14 anni); dichiarare un reddito I.S.E.E. (Indicatore di Situazione Economica Equivalente) inferiore a 25 mila euro e certificato mediante idonea documentazione.

Il progetto, che prevede un impegno complessivo di 41 mila euro, si rivolge a tre specifiche aree della provincia: l’Ambito Territoriale Sociale XXI° di San Benedetto del Tronto (S.Benedetto, Carassai, Cossignano, Cupra Marittima, Massignano, Montalto, Montefiore, Ripatransone, Acquaviva, Grottammare, Monsampolo, Monteprandone) che beneficerà di ben 30 mila euro; l’Ambito Territoriale Sociale XXIII° “Unione Comuni Vallata del Tronto” (Appignano, Castel di Lama, Castignano, Castorano, Colli, Offida, Spinetoli) a cui sono destinati 9 mila euro e l’Ambito Territoriale Sociale XXIV° della Comunità Montana dei Sibillini (Comunanza, Force, Montedinove, Montemonaco, Rotella) con circa 1.800 euro.

Le domande devono essere presentate dalle donne interessate, tramite raccomandata A/R, al Servizio Politiche Sociali - piazza Simonetti 36 - 63100 Ascoli Piceno o direttamente all'Ufficio Protocollo, entro il 3 ottobre 2011. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito www.provincia.ap.it/polsoc o chiamare il numero telefonico 0736/277 512-510.

“Con questo intervento creato a favore delle donne si conferma ancora una volta il ruolo di coordinamento della Provincia in campo sociale e occupazionale – sottolinea il vice Presidente della Provincia e Assessore alle Politiche Sociali Pasqualino Piunti – Si tratta di un prezioso strumento pensato non solo per sostenere le donne ad affrontare le difficoltà di coniugare impegni lavorativi e familiari, ma anche per incentivare e promuovere la cultura delle pari opportunità in una società spesso dominata da una certa chiusura”.

“Grazie ai finanziamenti comunitari e alla partecipazione di enti e soggetti territoriali – spiega  il Presidente Piero Celani – abbiamo definito un intervento a sostegno delle donne che vivono particolari difficoltà ad entrare od a reinserirsi nel mondo del lavoro perché impegnate a gestire in prima persona situazioni familiari o di vita complesse e delicate.”