Ticket sanitario: nelle Marche applicato per fasce di reddito

Ticket sanitario: nelle Marche applicato per fasce di reddito

Spacca: «Contrari al ticket, ma obbligati a introdurlo». Mezzolani: «Tuteleremo i più deboli»

Sarà introdotto sulla spesa farmaceutica e sulle prestazioni specialistiche. Lo ha deciso oggi la Giunta regionale che si è uniformata alle decisioni delle Regioni amministrate dal centrosinistra che stanno deliberando in merito (Toscana, Emilia Romagna e Umbria). Nelle Marche l’entrata il vigore della rimodulazione del ticket verrà comunicata dalla stessa Giunta regionale, dopo aver acquisito la prevista autorizzazione da parte del Governo centrale, in quanto alle Regioni non è stata riconosciuta  autonomia decisionale in materia. La norma introdotta dal Governo prevede, infatti, che i cittadini obbligatoriamente compartecipino alla spesa, consentendo così alle Regioni di recuperare i trasferimenti tagliati dalle finanziarie nazionali. Le Marche devono recuperare almeno 20 milioni di euro su base annua; per il 2011 tale importo è di poco inferiore a 10 milioni di euro. “Restiamo fermamente contrari all’applicazione del ticket, una misura iniqua che siamo obbligati ad applicare - sottolinea il presidente della Regione. Gian Mario Spacca – Vogliamo farlo nel modo più equo possibile, salvaguardando le categorie sociali più deboli e applicandolo per fasce di reddito. Crediamo si tratti del modo migliore per interpretare questo provvedimento. Le Regioni avevano indicato altre strade, condivise da autorevoli ministri, come un’accisa sul tabacco. Il Governo si è mostrato sordo alle esigenze manifestate, ma continueremo ad impegnarci, insieme alle altre Regioni, affinché venga eliminata questa tassa ingiusta”. “Non condividiamo le scelte imposte dal Governo – rimarca l’assessore alla Salute, Almerino Mezzolani – Avevamo indicato soluzioni diverse che, per ora, ci vengono precluse. Le Marche hanno i conti in ordine, grazie anche alla riorganizzazione amministrativa appena conclusa con l’individuazione delle cinque Aree Vaste, ma sono costrette ad applicare ugualmente la tassa. Lo troviamo ingiusto per i nostri cittadini, che devono sobbarcarsi un onere ulteriore. Se il Governo ci autorizzerà, salvaguarderemo i più deboli, e chiederemo uno sforzo maggiore ai più abbienti”. “La delibera della Giunta regionale non è immediatamente esecutiva, ma necessita di passaggi ministeriali al Tesoro e alla Sanità per ottenere l’autorizzazione a rimodulare il ticket – spiega il direttore del dipartimento Salute e Servizi Sociali, Carmine Ruta – Occorrerà poi concordare tutte le modalità con il sistema sanitario territoriale, per non creare disagi ai cittadini e rendere snella l’applicazione della norma a partire dai prossimi mesi”.

Non saranno soggetti all’applicazione della quota fissa per la farmaceutica e per la specialistica gli esenti:

·         per reddito inferiore a € 36.151,00;

·         per patologia;

·         tutte le altre categorie esenti per norma vigente (ad esempio invalidi civili, per servizio, per lavoro, vittime di terrorismo, ecc.).