L’intesa prevede che due condannati a pene lievi possano prestare lavoro non retribuito in attività regionali di Protezione civile, in favore della comunità: saranno impiegati in attività di carattere amministrativo, sicurezza e protezione civile. Le altre due convenzioni, sottoscritte da Spacca e dal Procuratore della Repubblica di Ancona Elisabetta Melotti, riguardano poi gli uffici giudiziari della Procura e del Tribunale di Ancona e prevedono misure per favorire una maggiore sicurezza e velocità nel reclutamento dei volontari della Protezione civile, per uniformare i dati e ridurre l’arretrato in materia di esecutività dei provvedimenti penali onde rendere più efficace il contrasto alla criminalità ordinaria ed economica.
“Il lavoro di pubblica utilità – sottolinea il presidente Spacca - permette a chi è sottoposto a pena restrittiva di impiegare il tempo in modo socialmente utile e riscattarsi così nei confronti della comunità e della società civile. Con gli altri protocolli si rafforza poi la collaborazione tra Regione e Procura di Ancona per consentire la riduzione degli arretrati nell’esecutività dei provvedimenti penali e una maggiore sicurezza nel reclutamento dei volontari di protezione civile”.
“Il personale messo a disposizione dalla Regione, grazie alla convenzione stipulata – dice il Procuratore Melotti - costituisce un prezioso aiuto per l’attività del ‘casellario giudiziale’, servizio essenziale per l’utenza, sia dei singoli che delle imprese”.
“La funzione rieducativa della pena – evidenzia il presidente Francesca Miconi – trova piena attuazione nella previsione, che si realizza con la presente convenzione, dell’impiego dei condannati a pene lievi in lavoro di pubblica utilità”.