A Porto d'Ascoli la diversità fa festa

A Porto d'Ascoli la diversità fa festa

Mostre, laboratori, proiezioni, enogastronomia, musica e ballo per un scambio tra culture diverse

San Benedetto - Sarà il Centro Polivalente Provinciale per gli Immigrati “Palaidea” di Porto d’Ascoli (c.da Pasubio, vicino all’Ipercoop) la sede della prima edizione della Festa dei Popoli, in programma per il prossimo sabato 30 luglio.

L’iniziativa è promossa dal Centro Immigrati ed organizzata da CVM, Associazione Angolani, Villaggio Planetario, Progetto Pangea, Associazione Argentina, Radici Migranti, 1Ganap Guardians-Teramo Chapter, Consulta degli Immigrati di San Benedetto e Grottammare con il sostegno del Centro Servizi per il Volontariato ed il patrocinio della Provincia di Ascoli Piceno.

Ricco il programma della giornata, che prenderà il via alle ore 16 con l’inaugurazione di tre mostre fotografiche, per poi, alle 18, proseguire con l’apertura dei laboratori di fiabe, percussioni e pittura per piccoli e grandi. Alle 20 sarà possibile accedere agli stand gastronomici con pietanze etniche, mentre alle 21 verrà proiettato il cortometraggio “Babylon Fast-food”. Dalle 21,30, infine, spazio alla musica ed alle danze del mondo con i corpi di ballo “Raizes de Angola” e “Guardians Crew” ed il gruppo “Djambadon Djelia”.

“La prima Festa dei Popoli – spiega la coordinatrice del Centro Polivalente Provinciale per gli Immigrati, delegata dall’Ong CVM, Gelsomina Viscione - nasce dalla convinzione che l’incontro tra culture diverse costituisca una fonte preziosa per costruire una dimensione interculturale della città. L’iniziativa vuole favorire l’avvicinamento della cittadinanza autoctona alle comunità straniere, anche per conoscere l’impervio percorso che adulti e minori immigrati vivono nel loro quotidiano, sul luogo di lavoro, a scuola, nei luoghi pubblici e per le strade della nostra città”.
 
La linea scelta dagli organizzatori è quella dello scambio fra identità culturali diverse, persone di diverse nazioni, culture, fedi, orientamenti, ma che condividono il sogno di una città dove i diversi popoli presenti non vivano solo uno accanto all’altro, ma si incontrino e si riconoscano fratelli, facendo cadere i pregiudizi che portano all'isolamento invece che all’integrazione.

L’evento si inserisce nell’ambito del progetto EuropeAid “Comunic_ead la comunicación para el desarrollo: hacia un Sistema regional de información para el desarrollo”.