Roma - Nel 2010 sono stati 165, nelle Marche, i casi affidati al Garante regionale per i diritti dei minori e degli adolescenti dei quali 73 hanno trovato soluzione. Casistica che il Prof. Italo Tanoni, Ombudsman regionale, ha presentato il 19 luglio a Roma nel corso del seminario: ”I primi 180 giorni per il nuovo Garante nazionale dell’Infanzia.”
Le Marche sono state tra le cinque regioni italiane a essere chiamate in causa in questa occasione che ha visto stabilire i punti fondamentali dell’agenda della nuova figura di garanzia nazionale.
Organizzato dall’Unione Europea e dall’Associazione Save the Children, l’incontro ha rappresentato infatti l’occasione per approfondire il ruolo del futuro Garante nazionale per l’infanzia e l’adolescenza, istituito con legge lo scorso giugno
“E’ necessario – ha detto Tanoni - che la nuova autorità di garanzia nazionale sia in grado di affrontare le principali emergenze che coinvolgono oggi in Italia gli adolescenti: lotta alla povertà, dispersione scolastica, disparità geografica, nuovi media, immigrazione e sfruttamento.”
Alla presenza del Ministro per le Pari opportunità, Mara Carfagna, Tanoni ha parlato del ruolo svolto dal Garante delle Marche, le iniziative già realizzate e quelle in corso d’opera come il progetto concretizzato nelle scuole, “Trattamenti e maltrattamenti”, la costituzione di osservatori territoriali sul fenomeno maltrattamenti e di team docenti nelle scuole, la prima raccolta dati a livello regionale sul caso, la promozione di una legge sull’infanzia, la costituzione della Mediazione famigliare con il Tribunale dei Minori.
Tanoni nel corso del suo intervento ha proposto la convocazione immediata della Conferenza nazionale per la garanzia dei diritti dell’infanzia finalizzata a stabilire le linee guida comuni d’intervento, il coordinamento delle iniziative regionali in vista della Giornata nazionale dedicata all’infanzia e l’istituzionalizzazione della rete telematica dei garanti già nominati nel territorio nazionale.
Il Garante nazionale è un organo con potere ispettivo che potrà accedere alle strutture pubbliche, dotato di autonomia propria promuoverà l’attuazione delle convenzioni internazionali, delle normative europea e nazionale e vigilerà affinché siano garantiti ai minori i diritti alla salute e all’istruzione.