Con queste parole l’assessore regionale al Bilancio, Pietro Marcolini, ha annunciato l’impegno formale dell’ente a studiare la cosiddetta “regionalizzazione” del Patto di stabilità e il fatto che da lunedì 4 luglio si è avviata, con l’insediamento di uno specifico tavolo, la rilevazione dei dati finanziari degli enti interessati.
Il tavolo si avvale del supporto tecnico degli uffici dell’UPI ed è costituito da una commissione di otto esperti individuati tra funzionari e responsabili finanziari della Regione, delle Province e dei Comuni.
“La rapidità con cui le amministrazioni stanno rispondendo - prosegue l’assessore - è indicativa dell’attenzione che queste hanno verso i vincoli del Patto di stabilità che impediscono di pagare lavori regolarmente finanziati ed eseguiti. Questa situazione è confermata dai primi dati pervenuti che mostrano come i conti del 2010 si siano chiusi con un leggero avanzo (quindi con un margine di spesa rimasto inutilizzato) e come gli enti dispongano di una giacenza di cassa in alcuni casi consistente”.
“Nonostante questa situazione finanziaria positiva – continua Marcolini - moltissimi enti sono stati costretti a bloccare i pagamenti alle imprese, con grave nocumento per le attività produttive, l’occupazione e il rilancio economico”.
La modifica dei vincoli del patto è tuttavia condizionata dalla situazione finanziaria della Regione, derivante dalla manovra correttiva di finanza pubblica appena approvata dal Parlamento e che produrrà un ulteriore taglio delle risorse a disposizione.