Lunedì 25 luglio alle 21,30, a Villa Cellini, si svolgerà una serata all'insegna del ricordo di quei drammatici momenti, con filmati e racconti di chi quel giorno era presente sulle gradinate della curva sud, trasformatasi in breve per disattenzione in un infernale catino di fuoco.
Interverranno l'assessore alla cultura di Cupra Luciano Bruni, Italo Schiavi (quel giorno in campo con la maglia della Samb), i giornalisti Benedetto Marinangeli ed Arduino Carosi nonché Luigi Tommolini, autore di un toccante contributo audiovisivo che verrà proiettato ai fini di una esatta contestualizzazione del fenomeno. Saranno presenti anche Clesirio Ripani, all'epoca comandante del corpo dei Vigili Urbani di San Benedetto del Tronto, che si prodigò nei soccorsi ai numerosi feriti, Luciano Giordani, all'epoca vigile urbano nonché testimone oculare del tragico incidente occorso ad una delle vittime, e Luciano Bovara, protagonista quel giorno di un episodio di eroismo che gli valse la medaglia d'argento al valor civile consegnatagli nel 1988 dal presidente della Repubblica Francesco Cossiga in quel di Gaeta. "Purtroppo, anche Cupra fu toccata e sconvolta da quel fatto- afferma il promotore dell'incontro Alessandro Talamonti, storico del calcio cuprense- se solo si pensa che la mamma della povera Maria Teresa Napoleoni, una delle due vittime del rogo, è una cuprense, che la stessa Maria Teresa ha frequentato le scuole superiori a Cupra e che la mattina di quel triste 7 giugno di trent'anni fa era stata al mare proprio a Cupra con tutta la sua famiglia, senza trascurare che a Cupra risiedono ancora alcuni suoi parenti. La storia ci ha fatto constatare che cuprensi e sambenedettesi sono legati nella gioia (furono i sambendettesi a portare il calcio a Cupra negli anni Dieci del Novecento) e nel dolore". L'ingresso è libero.