La Giunta regionale ha approvato le le linee guida per la predisposizione del programma degli interventi, sostenuti con le risorse del bilancio regionale. Sono previste due tipologie di investimenti: una tradizionale, finalizzata alla messa in sicurezza da rischio sismico, finanziata con 5,2 milioni di euro; un’altra, innovativa, che consentirà l’azzeramento delle bollette elettriche attraverso l’installazione degli impianti fotovoltaici sui tetti o nelle aree di pertinenza delle scuole (misura incentivata con 2,5 milioni di euro). A questi fondi potranno essere aggiunti i cofinanziamenti dei Comuni e delle Province proprietari delle scuole, oltre le economie ricavabili dal miglioramento termico degli edifici e le somme corrisposte per 20 anni dal Gse (Gestore servizi energetici) come tariffe incentivanti per la produzione di energia elettrica con i pannelli fotovoltaici. Tutte queste risorse andranno ad attivare un “fondo di rotazione”, del quale potranno beneficiare gli enti locali, proprietari di scuole. “Si tratta di una modalità d’intervento – spiega l’assessore regionale ai Lavori Pubblici, Antonio Canzian –mirata al superamento del tradizionale metodo della distribuzione a pioggia di contributi in conto capitale a fondo perduto, tra l’altro non risolutivo, a causa soprattutto della esiguità delle risorse disponibili rispetto alla reale entità del fabbisogno. Inoltre vogliamo stimolare gli operatori marchigiani del fotovoltaico a sviluppare progetti capaci di incidere positivamente sull’architettura degli spazi e delle strutture interessate dagli interventi”. Secondo l’assessore, “l’avvio di questo programma costituisce un implicito invito rivolto agli Enti locali a effettuare un lavoro di monitoraggio dei consumi elettrici e termici esteso a tutto il proprio patrimonio edilizio (non solo quello scolastico), finalizzato a individuare le strutture a maggiore consumo energetico per programmare investimenti di risparmio. Sulla base delle stime più aggiornate, le spese degli enti pubblici legate ai consumi energetici, sia elettrici che termici, nella nostra regione superano i 100 milioni di euro annui, evidenziando ampi margini di risparmio, conseguibili attraverso l’efficientamento energetico e impiantistico del patrimonio edilizio e il ricorso alle energie rinnovabili”. L’attuazione del programma prenderà avvio con l’acquisizione del parere del Comitato delle autonomie locali. Gli interventi che saranno inclusi nel programma, individuati tramite bandi pubblicati in ogni territorio provinciale, saranno realizzati direttamente dagli enti locali - Comuni e Province - proprietari degli edifici scolastici. La Regione erogherà i contributi, controllerà l’attuazione dei lavori e curerà il monitoraggio degli aspetti più innovativi: energia prodotta, entità dei risparmi conseguiti, risorse acquisite sullo specifico fondo a destinazione vincolata nel quale confluiranno, per 20 anni, i proventi del Conto energia.