“Per agrinido – spiega il vice presidente e assessore all’Agricoltura, Polo Petrini – si intende un servizio educativo rivolto a bambini da 1 a 3 anni, svolto dall’imprenditore agricolo attraverso l’utilizzo della propria azienda, in connessione con le attività di coltivazione del fondo, di silvicoltura e di allevamento di animali. L’attività agricola rimane principale, sia in termini di tempo dedicato, sia di personale impiegato, mentre quella educativa andrà svolta secondo le prescrizioni della normativa di settore, in base al progetto pedagogico e architettonico stabiliti dalla Giunta regionale”. Il riferimento è rispettivamente alla legge regionale 9 del 2003 - Disciplina per la realizzazione e gestione dei servizi per l'infanzia, per l'adolescenza e per il sostegno alle funzioni genitoriali e alle famiglie - e alla delibera di Giunta 722 del 2011 – Modello di agrinido di qualità per le Marche. “Con questo atto – segue Petrini – la Regione ha riconosciuto il valore dell’attività agricola non solo come produttrice di beni primari, bensì anche come promotrice di servizi di welfare sociale, specie in ambito montano e periferico, dove maggiormente carenti sono i servizi ad anziani, bambini e disabili. Per individuare i migliori modelli educativi, organizzativi e didattici in ambiente rurale, ricco di stimoli e risorse naturali, abbiamo anche costituito un Comitato tecnico scientifico in partnership con la Fondazione Montessori”.
Il contributo può essere concesso a fronte dei costi di gestione per i primi due anni di attività, a parziale copertura delle spese per personale, materiale didattico, sanitario, di pulizia, per i pasti, manutenzione, utenze e pubblicità. Ammesso anche l’adeguamento degli spazi interni ed esterni, dell’impiantistica e degli arredi strettamente funzionali all’attività. Le domande andranno presentate nel mese di luglio prossimo, mentre il budget iniziale sarà circoscritto a 50mila euro, in attesa dell’approvazione della proposta di legge 91/2011, inerente la multifunzionalità dell’impresa agricola, che porterebbe il budget disponibile a 300mila euro. “Risorse interamente regionali - conclude Petrini - che la Giunta si è impegnata a reperire, pur nella notoria situazione di difficoltà che viviamo, vista la preziosa funzione educativa che gli agrinido potranno svolgere”.