“Si tratta di una misura dovuta per il rispetto degli obblighi derivanti dalle convenzioni che sono state stipulate fino alla fine dell’emergenza, fissata al 31 dicembre 2011”, ha spiegato l’assessore regionale all’Immigrazione e ai servizi sociali, Luca Marconi, nel corso di un incontro in Regione con i Comuni e le Province marchigiane, organizzato per fare il punto su quanto è stato fatto e sul lavoro futuro.
Alla Regione sono stati assegnati da parte del Governo nazionale 146.457,13 euro per garantire l’immediata operatività del sistema di accoglienza. “Cifra – ha detto Marconi – che però non consente di coprire le spese da sostenere per i mesi di maggio e giugno. Per questo la Giunta ha deciso di anticipare i fondi pari a 300.000 euro, in attesa delle risorse che saranno rese disponibili di volta in volta da parte del Commissario delegato per l’emergenza, nella persona del capo Dipartimento della Protezione civile nazionale, in relazione agli effettivi costi sostenuti per l’utilizzo delle strutture”.
“Tutto questo – ha continuato l’assessore – è tanto più necessario perché non deve venir meno l’accoglienza. Sono attesi nuovi arrivi e tutte le comunità locali sono chiamate ad offrire la propria disponibilità”.
“Vi è a monte un accordo politico con il Governo nazionale – ha ricordato Marconi – in base al quale è stata stabilita una ripartizione delle presenze su tutto il territorio nazionale”.
I posti che le Marche dovrebbero rendere disponibili sono 1350. Attualmente sono ospitati 261 migranti, la maggior parte dei quali (233) richiedenti asilo politico. Sono distribuiti a Pesaro, Senigallia, Ancona, Jesi, Macerata, Treia, Servigliano, Montegiorgio, Loro Piceno, Porto Sant’Elpidio, Falerone, Fermo.
Altro problema è legato alla presenza dei minori non accompagnati, la cui accoglienza è di competenza esclusiva dei Comuni. A tale proposito, il presidente dell’Anci Marche, Mario Andrenacci, presente al tavolo dell’incontro in Regione, si è impegnato per fornire in tempi brevi tutti i chiarimenti circa le modalità da seguire per continuare nell’opera di accoglienza e sostegno ai minori stranieri giunti in Italia con il flusso di migranti del Nord Africa.