Consiglio provinciale: «Negata la parola a Rifondazione»

Consiglio provinciale: «Negata la parola a Rifondazione»

Tanto spazio a comizi e passerelle


Secondo quanto accordato nella Conferenza dei Capigruppo, il presidente Falcioni , dopo la relazione introduttiva del presidente Celani, indipendentemente dall’ordine di prenotazione, avrebbe stilato una scaletta di interventi alternando politici, imprenditori, operai, sindacalisti e consiglieri provinciali privilegiando i capogruppo, va da se che nella stesura degli interventi vi fosse stato anche il rispetto di tutte le forze politiche presenti.
Il colmo è stato raggiunto alle 19,45, dopo quasi 4 ore di comizi e passerelle, a sala quasi vuota, il presidente Falcioni, senza rispettare quanto concordato nella Conferenza dei Capigruppo, ha dato la parola al consigliere Tassotti (che neanche si era iscritto a parlare), ed al consigliere D’Angelo (nono esponente del PD a prendere la parola) ignorando per l’ennesima volta la mia richiesta, provocando la mia reazione ed all’abbandono dell’aula per protesta insieme al consigliere Binari.
Voglio sperare che quanto accaduto non sia frutto di una discriminazione politica, ma di certo ha evidenziato l’inadeguatezza del Presidente stesso nella conduzione del Consiglio, spero che il presidente Falcioni, non accampi improbabili giustificazioni, ma, con coerenza, formuli a tutto il nostro Gruppo pubbliche scuse.
Nel mio breve intervento avrei voluto evidenziare che da più parti si è prospettato che una soluzione per l’occupazione sia il rilancio dell’edilizia, siamo sicuri che i problemi si risolvono costruendo case? Siamo sicuri che aumentare il consumo di suolo nella nostra Regione ( già ai primi posti in Italia negli ultimi anni) sia la soluzione giusta? Noi pensiamo di no.
Avrei fatto un plauso all’onestà intellettuale del presidente di Confindustria Ascoli, dott. Bucciarelli che in un intervento autocritico ha affermato che “ gli industriali invece di fare impresa, preferiscono fare finanza, perché è più facile” perché Presidente in Italia è più facile fare finanza piuttosto che fare impresa? Forse perché le rendite finanziarie sono tassate solo del 12% invece del 20% che è la media europea? Allora presidente Bucciarelli, una provocazione, togliamo questa facilitazione, sosteniamo insieme la legge che vuole portare al 20% questa tassazione cosi si farà più impresa e più occupazione.
Infine Lei ha detto che la disoccupazione al 11,5% nella nostra Provincia “è una sconfitta per gli imprenditori”  condivido, ma avrebbe anche dovuto dire che questa è una tragedia per i lavoratori che non sanno come arrivare alla fine del mese…»