Fondi per occupazione e formazione, Marche sopra la media

Fondi per occupazione e formazione, Marche sopra la media

Sono 6,7 i punti percentuali al di sopra della media italiana

Sono questi alcuni dei numeri emersi dall’analisi d’avanzamento del FSE 2007-2013 che posizionano la Marche oltre la media delle regioni del centro nord, ben 6,7 punti percentuali al di sopra della media italiana per impegno di fondi destinati alla formazione e all’occupazione.

L’annuale verifica e approvazione del Rae da parte del Comitato di Sorveglianza del POR FSE MARCHE 2007-13, si è aperta con il saluto dell’assessore regionale Marco Luchetti. All’incontro, ospitato all’hotel Federico II di Jesi, hanno partecipato le strutture regionali che rientrano nell’Autorità di gestione, la Commissione Europea, i ministeri del Lavoro, dello Sviluppo Economico e delle Pari Opportunità e le Province.

In periodi caratterizzati da una forte crisi economica, la gestione e il buon utilizzo dei fondi europei diventa ancora più importante. Gli attori coinvolti hanno valutato i risultati raggiunti e le criticità in un quadro variabile di normative a livello europeo, nazionale e regionale.

Si è partiti da queste variazioni di contesto, con l’illustrazione di alcune linee guida ed obiettivi da aggiornare a diversi livelli, come ad esempio quello del tasso di occupazione al 75% paritetico per uomini e donne previsto dall’Europa. In campo nazionale la riforma scolastica individua la necessità di integrazione Stato Regioni, la collaborazione con le Università e con le categorie produttive, il rilancio dell’apprendistato in sinergia con le aziende. A livello regionale, nuove linee guida per il coordinamento degli organismi intermedi Por-Fsr.   

Anche il contesto socio-economico legato all’occupazione ha subito variazioni connesse alla gravità della crisi. Le ore di cassa integrazione passano da 23 milioni del 2009 a 37 milioni del 2010, la percentuale degli occupati dal 2007 al 2010 segna un – 1,2% mentre la disoccupazione giovanile si attesta al 15%. Dati certo meno drammatici che in altre regioni, ma comunque pesanti per i nostri parametri.

L’impegno finanziario messo in campo dalla Regione per contrastare la crisi è stato di 105 milioni di euro e sono stati attivati 8200 interventi ricadenti tra le azioni formative, i tirocini e gli interventi di stabilizzazione dei lavoratori atipici.

Tra le azioni soggette a valutazione vanno iscritte anche quelle di comunicazione e informazione dirette ai beneficiari di riferimento giudicate adeguate dalla commissione.

Buone e senza riserve le conclusioni dell’Autorità di Audit sull’affidabilità di sistema così come il giudizio dei valutatori esterni relativo all’attuazione del programma, secondo i quali il sistema organizzativo dimostra di aderire, con capacità ed efficienza, alle istanze e alla domanda del territorio.

Ottimo il giudizio sulle attività formative verificate con apposite interviste ai beneficiari. Questi hanno risposto positivamente e decisamente apprezzato le esperienze di stage proposte in azienda.  Alla fine dell’attività formativa l’87% dei partecipanti era già al lavoro con un segnale positivo anche per l’occupazione femminile (gap del -10% contro media del -17% rispetto agli uomini) e quella dei giovani.

Da Jader Canè, membro della Commissione europea, è giunto come punto d’attenzione l’invito a velocizzare gli accordi Ministero-Regioni e i tempi d’attuazione rispetto al passato.

In ultimo, il dirigente regionale Mauro Terzoni ha illustrato un esempio di buona pratica nel settore dei progetti formativi.

Si tratta del Progetto “Sipario” espressamente dedicato alle arti ed ai mestieri dello spettacolo dal vivo. Attraverso un interessante accordo interregionale, e con la Fondazione Pergolesi Spontini di Jesi a far da capofila, si sono organizzati “in parallelo” tredici corsi di formazione, destinati ad allievi disoccupati/inoccupati, tenuti da docenti altamente qualificati e contraddistinti da un’alta percentuale di ore riservate allo stage (40%), svolti in adeguati contesti di produzione artistica. La peculiarità del soggetto ha reso particolarmente interessanti ed attrattivi i corsi che hanno avuto oltre 180 iscritti con 159 allievi diplomati, 28 dei quali, ad un mese dalla chiusura delle attività didattiche, risultano già inseriti nel mondo del lavoro.

L’incontro si è chiuso con i saluti e i ringraziamenti ai partecipanti dell’assessore regionale Luchetti. Uno spettacolo con concerto all’aperto, offerto dagli allievi del Progetto “Sipario”, ha concluso la lunga giornata di lavoro.