Erano presenti, tra gli altri: per la Regione, accanto al presidente, gli assessori alle Attività produttive Sara Giannini e al Lavoro Marco Luchetti, Antonio Massa per la Prefettura di Ancona, il questore di Ancona Arturo De Felice, il vescovo di Ancona-Osimo mons. Edoardo Menichelli, la presidente della Provincia Patrizia Casagrande, l’assessore al Bilancio del Comune di Ancona Andrea Biekar, il presidente dell’Assemblea legislativa regionale Vittoriano Solazzi e i consiglieri Massimo Binci, Raffaele Bucciarelli, Giacomo Bugaro, Adriano Cardogna, Paolo Eusebi, Mirco Ricci e Daniele Silvetti, il presidente dell’Abi Marche Massimo Bianconi, Paola Bichisecchi per Confindustria. E ancora, Gilberto Gasparoni per la Cgia Marche, Silvano Gattari per la Cna, Massimo Iacucci per Casartigiani, Giovanni Muratori per Confapi, Adolfo Giampaolo per Claai Marche. Per i sindacati, Gianni Venturi-Cgil Marche, Paolo Santini-Cisl Ancona, Giuseppe Ciarrocchi-Fiom Cisl, Leonardo Bartolucci e Andrea Cocco-Fim Cisl, Franco Barchiesi-Uilm Uil e i rappresentanti della Rsu aziendale. Ad inizio riunione il presidente Spacca, che ha coordinato i lavori, ha proposto la costituzione di una presidenza della cabina di regia, in modo da rendere più snelli e concreti i lavori. Il gruppo ristretto di lavoro sarà costituito da un rappresentante di Prefettura, Regione, Assemblea legislativa delle Marche, Provincia, Comune, Abi, forze sociali e associazioni di categoria. Due in particolare, i punti affrontati nel corso della riunione di oggi: lo stato dell’arte sui progetti messi in campo dalla Regione per rafforzare la competitività dell’unità produttiva di Ancona e per la formazione dei lavoratori e gli aspetti finanziari legati alla prospettiva di una commessa da parte di Silver Sea per Fincantieri. “La situazione è purtroppo preoccupante – ha esordito il presidente Spacca – in particolare dopo il ritiro, da parte dell’amministratore delegato Bono, del piano industriale che, pur nella sua gravità e durezza, forniva prospettive per l’unità di Ancona legate alla produzione di navi da crociera e ad elevato valore aggiunto. Una prospettiva che ben si sposava non solo con l’alta professionalità che le maestranze del cantiere anconetano sanno esprimere, ma anche con la vocazione produttiva dell’intera regione. Ora ci troviamo di fronte ad una situazione nuova che, come avvenuto sinora, la Regione monitorerà con grande attenzione. Obiettivo prioritario, il mantenimento dell’unità produttiva di Ancona nella strategia complessiva del gruppo e il superamento dell’attuale situazione che vede il cantiere sostanzialmente chiuso e tutti gli operai in cassa integrazione”. All’ordine del giorno, soprattutto la prospettiva della commessa Silver Sea. “Una commessa – ha aggiunto Spacca – che può far riprendere l’attività al cantiere, ma che, per concretizzarsi, necessita di importanti risorse finanziarie. L’ad Bono ci ha informati che già esiste una copertura al 70% da parte di banche nazionali, mentre per il restante 30% occorre un impegno da parte degli istituti locali. In questo senso la presenza oggi a questo tavolo del presidente di Abi Marche Bianconi è la testimonianza più concreta della sensibilità del sistema bancario regionale per una soluzione positiva al completamento dell’operazione finanziaria, obiettivo principale che la cabina di regia vuole perseguire”. Gli assessori Giannini e Luchetti hanno poi fatto il punto sui due dei progetti avviati dalla Regione per sostenere la competitività del cantiere di Ancona: il centro della navalmeccanica in collegamento con il Friuli Venezia Giulia (“Stiamo costituendo i tavoli settoriali, coinvolgendo anche i centri di ricerca locali”, ha detto la Giannini) e la formazione (“Fincantieri si è detta pronta a partecipare al bando sulla formazione destinato alle medie-grandi imprese: a luglio si prevede l’inizio dei corsi per i primi 50-60 addetti che saliranno a 250 nel corso dell’anno”, ha sottolineato Luchetti). “La Regione – sono state le conclusioni di Spacca – è presente a 360° nella vertenza Fincantieri: dai meeting internazionali all’azione con le altre Regioni italiane, dai contatti con le banche al confronto sistematico con l’azienda. Ancora una volta dico ai lavoratori che siamo tutti dalla stessa parte e fermo e determinato resta il nostro impegno nella ricerca di soluzioni positive che ora innanzitutto riguardano il finanziamento della Silver Sea, ovvero della nave che consentirebbe una ripresa, sia pur limitata e parziale, delle attività del cantiere navale”.