“E gli ultimi sviluppi – afferma l’assessore regionale alla Viabilità, Luigi Viventi – fanno ben sperare. Per offrire un contributo fattivo alla soluzione del problema avevamo suggerito, nelle sedi competenti, l’ipotesi di una variazione societaria di DIRPA, che potrebbe avvenire con la cessione del ramo di azienda della BTP per garantire la continuità dei lavori del cantiere. Abbiamo notizie dal presidente di Quadrilatero Galia che a giorni il tutto potrà essere definito in questo senso e ci auguriamo che la ditta prescelta dal Tribunale sia tale da offrire le più ampie garanzie per l’esecuzione dei lavori”. “Il ruolo della Regione in questa fase – precisa l’assessore - è proprio quello di operare un coordinamento tra le esigenze del territorio e le proposte progettuali e di monitorare costantemente le fasi di realizzazione delle opere, cercando nel frattempo di non far fermare i lavori, ma anzi di incentivarli nonostante le difficoltà aziendali. Siamo fiduciosi in una rapida soluzione della vicenda. Una volta individuato un affidabile interlocutore, sarà possibile recuperare i ritardi accumulati e garantire che i lavoratori e le ditte locali subappaltatrici e subfornitrici non subiscano alcun danno. Ritengo, comunque, che sia significativo, in questo senso, il fatto che fino a oggi i circa 130 operai quotidianamente impegnati nei cantieri abbiano proseguito con un avanzamento del fronte di scavo delle gallerie e con un buon margine di recupero rispetto ai ritardi accumulati in precedenza”. La fase di scavo per la Gola della Rossa si attesta, oggi, infatti, a 1.100 metri sui previsti 3.639; a Valtreara si sono raggiunti i 330 metri sui 494 totali e a Gattuccio i 100 sui previsti 198. Anche per i viadotti principali Esino I ed Esino II sono riprese e sono a buon regime le opere in elevazione e degli impalcati. La Regione ha inoltre partecipato a due riunioni convocate dal Prefetto per minimizzare i problemi relativi alla necessità di chiudere al traffico, per la sicurezza dei cantieri, la strada comunale adiacente allo svincolo di Valtreara. Nel corso della riunione è stato proposto di anticipare e stralciare dalla variante dello svincolo di Valtreara, in corso di approvazione, la cosiddetta rampa K, una bretella di collegamento funzionale a ripristinare la continuità tra le frazioni di Valtreara e Gattuccio, attualmente garantita dalla vecchia SS76. La DIRPA si è riservata di verificare la percorribilità, anche temporale, di tale soluzione; ma, sottolinea Viventi, “questa è l’unica soluzione percorribile, poiché contempla e media tutte le esigenze esaminate. Sarà quindi la DIRPA l’unica responsabile del mancato accordo, se intendesse non aderirvi”.