Stop alle ganasce fiscali, Cna Ascoli in prima linea

Stop alle ganasce fiscali, Cna Ascoli in prima linea

La segnalazione sul tavolo del ministro Romani

 “La nostra battaglia è cominciata mesi fa con una consistente raccolta di firme, fra i nostri associati, da consegnare ai parlamentari del Piceno”, spiega Gino Sabatini, presidente della Cna di Ascoli e vice presidente della Camera di Commercio.

E anche questa azione della Cna di Ascoli ha contribuito a fare breccia. Così come segnala l’ufficio di segreteria dell’onorevole Emidio Cerioni, esponente marchigiano del Pdl e componente della Commissione per la Attività produttive. “La nostra segnalazione – aggiunge il presidente Sabatini – è così arrivata direttamente sul tavolo del ministro Romani. Un grido d’allarme di tutto il nostro sistema produttivo che comincia almeno a riceve timide ma significative risposte concrete”.

L’azione della Commissione parlamentare ha sortito novità significative. “Un punto cardine – spiega Francesco Balloni – che come Cna abbiamo subito segnalato tramite la petizione ai nostri parlamentari, riguarda le cosiddette ganasce fiscali che determinano un immediato fermo amministrativo di macchine e macchinari d’azienda, rendendo spesse volte l’impresa impossibilitata a proseguire il proprio lavoro. La logica conseguenza è che stando così le cose non si fa altro che allontanare ancora di più la possibilità che l’impresa stessa possa mettersi in regola appianando il passivo maturato con Equitalia stessa”.

Altre novità significative, sempre scaturite dal voto bipartisan della Commissione, riguarda l’identificazione di meccanismi che permettano al debitore, in considerazione della difficile congiuntura, di avere un nuovo piano di rateizzazione. Il Governo dovrà inoltre rivedere la disciplina della riscossione degli importi “non significativi”, cioè inferiori a 2mila euro per i quali saranno previsti semplici solleciti di pagamento. Infine, gli esproprio sugli immobili dovrebbero diventare possibili solo per importi superiori a 20mila euro. Soglia al di sotto della quale non dovrebbe più essere possibile iscrivere un’ipoteca.