Alla presenza del Sindaco Guido Castelli, del professor Luciano Landa, vice presidente dell’associazione e di Vincenzo Spinelli, direttore dell’Hotel Casale, sono state illustrate le quattro giornate tutte dedicate alla chirurgia e che richiameranno nel Piceno oltre 1.500 medici da tutta Italia. Forti dell'esperienza passata della loro Associazione, i Chirurghi Ospedalieri potranno sfruttare le conquiste raggiunte sul piano clinico e professionale per consolidare e costruire la professione del chirurgo di domani.
«La città di Ascoli prosegue nel suo impegno per un turismo congressuale sempre più coinvolgente – ha dichiarato il Sindaco – Ospitare qui ad Ascoli e in particolare al Teatro Ventidio Basso, la giornata inaugurale di mercoledì 25 maggio con inizio alle ore 17, è per noi un grande onore e spero che i partecipanti troveranno anche il modo per visitare le bellezze del nostro centro storico».
«Il Congresso – ha dichiarato il professor Landa – è da sempre un momento di forte aggregazione culturale e professionale, di amicizia e di affetto, sede di approfondimento scientifico di alto livello ma anche occasione di bilanci. Il Congresso del 2011, che per la prima volta si terrà nelle Marche, rappresenterà quindi un’occasione di riflessione.
Dall’esperienza di vita di chirurghi che hanno prima fondato, poi condotto l’ACOI fino ad oggi, dalla loro abilità tecnica , clinica e scientifica, ampiamente riconosciute nel mondo, è nata ed è cresciuta una società di persone che possono voltarsi indietro con orgoglio a considerare il cammino percorso e guardare avanti con fiducia alla strada che essi stessi contribuiranno a tracciare.
Forti della tradizione della loro Associazione, i Chirurghi Ospedalieri potranno sfruttare una solida base di conquiste, raggiunte sia sul piano clinico che professionale, per costruire la professione di domani e consolidare anche l’immagine pubblica del chirurgo stesso.
Per un individuo i trent’anni consentono già di potersi guardare indietro e vedere spesso la conclusione del periodo di studi affiancarsi all’inizio di una carriera professionale, il consolidarsi dei legami affettivi nella formazione di una famiglia, il raggiungimento di uno status di stabilità che permette di guardare fiduciosamente al futuro.
Al giorno d’oggi per un chirurgo avere trent’anni significa invece dover ancora completare il percorso formativo legato alla specializzazione, dover affrontare un iter di concorsi spesso lungo e articolato e pervaso costantemente da una sensazione di incertezza che a volte preclude anche la realizzazione sul piano personale e familiare.
Ed è proprio su questa riflessione che nell’ambito del congresso oltre a sessioni su temi strettamente clinici, di grande attualità ed interesse, che coinvolgeranno nelle presentazioni e nella discussione sia i maggiori esperti dei diversi campi sia i soci più giovani, saranno quindi sviluppati i temi riguardanti la professione, le modalità di svolgimento dei concorsi e l’avanzamento di carriera, i diritti sindacali, il contenzioso medico-legale ed assicurativo.
L’evoluzione tecnica e tecnologica – ha concluso il professor Landa – che consente oggi di affrontare problematiche chirurgiche un tempo impensabili, non potrebbe esistere senza l’impegno, la ricerca e la sperimentazione degli anni passati; così come il chirurgo di domani non potrà esistere senza la determinazione e la dedizione che, forte della tradizione, saprà mostrare il chirurgo di oggi».