“Rispetto alla precedente proposta della proprietà, eccessivamente sbilanciata su una riconversione commerciale dell’area – afferma Petrini – abbiamo registrato un recupero delle indicazioni avanzate dalle istituzioni e dai sindacati. Ora viene proposto anche l’insediamento di un’azienda manifatturiera delle componentistica industriale, da loro partecipata, che può arrivare a occupare, nel breve periodo, fino a 25 unità delle maestranze da ricollocare e compatibile con i profili professionali dei lavoratori Sadam.
Questa impostazione, insieme a diversi altri aggiustamenti del Piano industriale effettuati nelle ultime settimane, ha consentito al Tavolo di confronto di fissare un altro incontro, possibilmente definitivo, il prossimo 10 giugno”. Alla riunione odierna, oltre al vice presidente della Regione e ai rappresentanti della Sadam, hanno partecipato il vice presidente della Provincia di Ancona, Giancarlo Sagramola; il sindaco di Jesi, Fabiano Belcecchi; gli assessori comunali Daniele Olivi e Gilberto Maiolatesi; le rappresentanze sindacali e della Rsu.
Anche per Belcecchi e Sagramola si è registrato un passo avanti rispetto alla precedente proposta, all’insegna della concretezza che era stata richiesta in ambito industriale. “Il clima è stato sicuramente disteso – afferma Petrini – e positivo è l’impegno assunto dalla Sadam di prorogare ulteriormente l’integrazione alla Cassa integrazione delle maestranze, fino alla sottoscrizione dell’accordo di riconversione”.