Promozione estera vini regionali, ecco le misure

Promozione estera vini regionali, ecco le misure

In particolare, si tratta di due distinti provvedimenti

In particolare, si tratta di due distinti provvedimenti inerenti rispettivamente gli investimenti relativi ai punti vendita extra aziendali fissi per la commercializzazione dei vini regionali e interventi per la promozione sui mercati extraeuropei. Gli atti approvati recepiscono e adattano alle specificità regionali marchigiane, decreti del Ministero dell’Agricoltura e sono inerenti investimenti esclusi dal Piano di sviluppo rurale.

Con il primo provvedimento attraverso 452mila euro di contributi vengono incentivati investimenti per la costruzione di punti vendita fissi esclusivamente extra aziendali, ma in ambito regionale, per la commercializzazione dei vini marchigiani, oltre alla ristrutturazione o allestimento di punti vendita fissi con medesime caratteristiche. Con il secondo atto invece viene sostenuta la promozione dei vini marchigiani nei paesi extra Ue, investendo oltre un milione e 542mila euro per progetti focalizzati su mercati dinamici, a cominciare da Cina, India e Russia. “Il vino - evidenzia Petrini – oltre a rappresentare un comparto economico rilevante, è sempre più biglietto da visita di un territorio, strumento di marketing e di attrattività per una regione che fa della qualità una missione primaria. La conoscenza del vino marchigiano sui mercati terzi rappresenta dunque uno strumento formidabile per la promozione della regione, la sua valorizzazione turistica e la crescita dell’immagine. Fattori fondamentali anche per la promozione delle altre eccellenze regionali”. Nel dettaglio, delle misure per la commercializzazione beneficiano le microimprese e le piccole e medie imprese, la cui attività sia la produzione di mosto di uve ottenuto dalla trasformazione di uve fresche, la produzione di vino ottenuto dalla trasformazione di uve fresche o da mosto di uve, l’affinamento e/o il confezionamento del vino conferito dai soci, l’elaborazione, l’affinamento e il successivo confezionamento del vino acquistato, ai fini della sua commercializzazione. Priorità verrà data agli imprenditori agricoli professionali, alle imprese condotte da giovani e a quelle aderenti a consorzi di tutela. Il sostegno per gli investimenti materiali realizzati da micro, piccole o medie imprese è erogato al 40% della spesa effettivamente sostenuta. L’importo minimo della spesa ammissibile a finanziamento è pari a 10mila euro, mentre l’importo massimo del contributo concedibile per progetto è fissato in 200mila euro. Possono invece accedere alle misure per la promozione sui mercati esteri le organizzazioni professionali, quelle interprofessionali, i consorzi di tutela, le organizzazioni di produttori, i produttori, enti pubblici di settore, associazioni temporanee di imprese e di scopo. I vini oggetto di promozione devono essere a denominazione di origine protetta o indicazione geografica tipica. Per quanto riguarda i paesi di destinazione, massima priorità verrà data a Cina, India e Russia, poi a Usa, Canada e Giappone, quindi alla Svizzera, poi a Brasile, Argentina, Vietnam e Corea, infine a Sud Africa e Australia. Maggiori dettagli al sito www.agri.marche.it .