Protagonista dell’ingente frode, T.S., un imprenditore quarantanovenne di Porto San Giorgio che, attraverso la propria ditta individuale operante nel settore del trasporto di merci su strada, è stato oggetto di una verifica fiscale intrapresa in virtù della sua posizione di “evasore totale”, avendo infatti omesso la presentazione delle dichiarazioni d’imposta a partire sin dall’anno 2005, rilevata dalla stessa Brigata.
A nulla è valso l’escamotage tentato dall’imprenditore al fine di circoscrivere le proprie responsabilità, interposto attraverso la dichiarazione di mancata detenzione di documentazione amministrativo-contabile in virtù dell’asserita già avvenuta chiusura della propria ditta; nell’ambito delle attività preliminari d’intelligence, i militari avevano infatti già cristallizzato l’effettiva operatività dell’impresa attraverso, in particolare, l’acquisizione di documenti contabili presso terzi e l’assunzione di informazioni, poi comprovate attraverso i riscontri di circostanza, motivo per il quale l’imprenditore, tra l’altro, è stato denunciato a piede libero anche per la fattispecie di reato contemplata dall’art. 10 “Occultamento/distruzione di documenti contabili” del Decreto Legislativo n. 74/2000.
Nell’ambito della ricostruzione di tutte le attività commerciali attuate ed occultate al Fisco nei vari anni, i militari hanno quantificato – e, quindi, segnalato agli Uffici Finanziari – 1.320.500 euro di elementi positivi di reddito, 1.230.500 euro di base imponibile sottratta all’imposta sul reddito delle attività produttive, violazioni all’imposta sul valore aggiunto per 510.700 euro e l’emissione di fatture per operazioni inesistenti nei confronti di due aziende per complessivi 1.300.000 euro, illeciti che hanno determinato la denuncia a piede libero di T.S. per gli ulteriori reati contemplati dagli articoli 5 “Omessa dichiarazione” ed 8 “Emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti” del citato Decreto Legislativo n. 74/2000.