È quanto emerge dai dati elaborati dalla Regione, relativi al triennio 2008-2010, presentati oggi dall’assessore regionale all’Ambiente, Sandro Donati, e dal dirigente Piergiorgio Carrescia. La produzione dei rifiuti urbani ha superato gli 815 milioni di chilogrammi nel 2010, rispetto agli 854 milioni del 2008. In calo anche quella “procapite”: 523 chili annui per marchigiano, nel 2010, contro i 544 chili del 2008. Grazie all’aumento della raccolta differenziata (passata dal 26,53% del 2008 al 41,3% dello scorso anno), la quantità di rifiuti indifferenziati, smaltiti in discarica, è in costante diminuzione. L’applicazione del tributo in misura ridotta vede premiata una parte del territorio regionale, mentre alcune zone devono migliorare le loro percentuali per non subire aumenti. Punti di eccellenza si rilevano nelle province di Macerata (56,5% di raccolta differenziata) e Ancona (45,06%) che distanziano le altre province: Pesaro e Urbino (34,18% di differenziata), Fermo (33,71%), Ascoli Piceno (32,12%). I 48 comuni più virtuosi appartengono alle province di Macerata (25), Ancona (18), Fermo (4), e Ascoli Piceno (1).
“Non abbiamo ancora raggiunto l’obiettivo del 50% a livello regionale – afferma l’assessore Donati – ma ci stiamo gradualmente avvicinando, tenendo comunque presente che la normativa prevede un innalzamento al 60% nel 2011 e al 65% nel 2012. Il porta a porta è risultato vincente per migliorare i risultati e occorre lavorare per favorire la diffusione di una cultura del riciclo e della differenzazione. Non a caso la maggior parte dei comuni che ha superato l’obiettivo del 50% appartiene ai Consorzi che hanno attivato la raccolta differenziata di prossimità spinta e quelli che hanno potenziato il trattamento della frazione umida. Come Regione siamo impegnati, insieme a Legambiente, a promuovere iniziative, quali i Comuni ricicloni, che contribuiscono, ugualmente all’esperienza delle Ludoteche del riuso, a divulgare una diversa modalità di gestione dei rifiuti, che non necessariamente devono finire tutti in discarica”. Donati ha poi ricordato che “dal decreto Ronchi, alla fine degli anni ’90, la Regione Marche ha perseguito le politiche più avanzate nella riorganizzazione della raccolta e recupero dei rifiuti. La situazione nelle Marche è sotto controllo, perché al manifestarsi di criticità locali, il sistema regionale è in grado di contare sull’ampia collaborazione di tutti i soggetti istituzionali. È quanto sta avvenendo per la Provincia di Macerata che sta gestendo la situazione di criticità grazie alla collaborazione, coordinata dalla Regione, delle altre Province, Fermo e Ascoli in particolare. I punti di forza regionali, quindi, risiedono nella sinergia dei sistemi, nella raccolta differenziata diffusa e in fase di estensione nei territori, in un’impiantistica che, seppure da completare, finora ha garantito l’autosufficienza per la gestione dei rifiuti urbani”.