Spacca incontra il ministro Romani

Spacca incontra il ministro Romani

Ricordati tavoli di crisi ancora aperti con il Ministero dello Sviluppo Economico

“Tematiche con un comun denominatore – dice Spacca – vale a dire il forte richiamo della Regione a stabilire un calendario di incontri e la sollecitazione al Governo sulle questioni più urgenti che riguardano le Marche. Quattro, in particolare, le principali questioni sottoposte all’attenzione del ministro: le gravi crisi della Antonio Merloni e della Fincantieri, l’attivazione di un accordo di programma per sostenere le imprese colpite dall’alluvione e la richiesta di rinvio della conferenza dei servizi per l’intesa sul rigassificatore dell’Api. Le Marche mantengono, nonostante la crisi, una buona tenuta dell’occupazione, grazie anche alle misure messe in campo in modo tempestivo e continuato dalla Regione. Ma sulle vertenze più gravi occorre sciogliere urgentemente i nodi”.

Per la questione Antonio Merloni Spacca ha lamentato l’eccessiva lentezza e burocratizzazione della procedura della Marzano, difficoltà avvertite a tal punto anche dal Governo che nel recente “decreto sullo sviluppo” approvato dal Consiglio dei Ministri sono state adottate modifiche alle procedure della stessa Marzano. Spacca ha poi chiesto la massima attenzione del ministero sulla grave crisi che sta attraversando la Fincantieri a livello nazionale, ricordando i la necessità di convocare il tavolo chiesto dalla Conferenza delle Regioni sulla crisi della cantieristica. Il presidente ha quindi sottoposto all’attenzione del ministro i gravi danni che l’alluvione di marzo ha prodotto sul sistema delle imprese marchigiane, alcune delle quali hanno dovuto interrompere tutta o in parte la produzione. Per far ripartire queste aziende sono necessari, in base alle stime certificate dal Dipartimento della Protezione civile, 60 milioni di euro. La Regione ha già messo in campo alcune iniziative, come lo stanziamento di 5 milioni di euro per l’attivazione di un fondo di garanzia che consentirà alle imprese di ottenere finanziamenti agevolati. Ma è necessario un impegno altrettanto forte da parte del Governo. Spacca, nel ricordare che mai prima nella storia della Repubblica era accaduto che alla dichiarazione dello stato di emergenza da parte del Consiglio dei ministri non fosse seguita l’emanazione dell’ordinanza con risorse finanziarie disponibili, ha evidenziato la necessità che in assenza di tale ordinanza si proceda con un accordo di programma Regione-ministero per il sostegno alle imprese colpite dall’alluvione.

Infine l’Api, con la richiesta di rinviare la conferenza dei servizi per l’intesa sul rigassificatore fissata per il 19 maggio, alla luce delle novità emerse questa mattina dall’incontro Giunta regionale-vertici dell’Api.

Il presidente Spacca ha consegnato al ministro un promemoria sulle principali vertenze aziendali aperte nella regione e, tra l’altro, sulle preoccupazioni per l’avvio del digitale terrestre nelle Marche che rischia di penalizzare le emittenti locali e gli utenti.

Ecco, in sintesi, le principali questioni aperte.

ANTONIO MERLONI in A. S.

Dipendenti  2300 (in cassa integrazione straordinaria a zero ore)

lo scorso 27 aprile si è tenuta una riunione al MISE in cui i commissari straordinari hanno illustrato la situazione relativa al bando di gara per la cessione, in attesa di valutazioni. Si prospetta una proroga della amministrazione straordinaria di 1 anno.

FINCANTIERI

Dipp. Ancona 600 (in cassa integrazione straordinaria a zero ore)

Navalmeccanica

Al MISE è attivo un tavolo sulla Navalmeccanica in cui si sta discutendo della situazione generale del gruppo Fincantieri. Nelle prossime settimane è previsto un tavolo in cui si discuterà delle prospettive e del Piano Industriale dell’azienda. Il cantiere di Ancona non è in discussione anche se al momento non ha lavoro. E’ stato proposto di attivare un accordo di programma tra MISE, Fincantieri e Regione per realizzare un progetto di efficientamento energetico dell’impianto produttivo di Ancona e in prospettiva di tuta l’area portuale per ridurre l’impatto della cassa integrazione a zero ore.

MANULI

Dipendenti sito di Ascoli 191(in cassa integrazione in deroga)

Chimica

Al Ministero è stato siglato un accordo nel 2009 che prevedeva la riorganizzazione del sito. Tutto sta procedendo secondo la tabella di marcia ed è anche prevista la possibilità di un ulteriore recupero occupazionale.  A breve un incontro esaminerà le problematiche energetiche.

AHLSTROM

Dipendenti 200 (lavoratori in mobilità)

Carta

l’Azienda di proprietà della multinazionale svedese Ahlstrom ha cessato la produzione nel 2009. Attualmente è in trattativa con la società Eurocomet attiva nel recupero di materiali ferrosi.

SGL Carbon

Il percorso per avviare la riconversione dell’area e dello stabilimento dell’ex SGL Carbon di Ascoli Piceno è giunto ad un punto cruciale, c’è una nuova società che ha acquisito l’area, c’è l’interesse di imprenditori locali, delle università marchigiane, di enti di ricerca, c’è un forte impegno corale delle Istituzioni. Il sito è di rilevanza sovra regionale per dimensioni e potenzialità di sviluppo economico ed occupazionale. E’ indispensabile un impegno del Governo nazionale più incisivo anche dal punto di vista economico destinando le risorse già previste e che sono inopinatamente scomparse.

Accordi e intese di programma

Accordo programma A. Merloni

Intesa programma Val Vibrata/Valle del Tronto (province di Teramo e A.P)

E’ necessario avviare concretamente le previsioni dell’intesa che coinvolge 2 Province e 2 Regioni sviluppando una più intensa e produttiva collaborazione con il MISE.

Altre questioni di interesse

La Regione Marche coordina la commissione attività produttive delle Regioni, in questa veste tiene i contatti quotidianamente con tutte le strutture del MISE. Tra le principali questioni in sospeso: riforma degli incentivi, riforma degli strumenti di sostegno alla internazionalizzazione, fondi legge imprenditoria femminile. In corso di attuazione il Fondo rotativo investimenti con liquidità della CCDDPP.

Digitale terrestre: la Regione ha chiesto di individuare nel più breve tempo possibile le frequenze libere da interferenze che potranno essere assegnate alle emittenti locali delle Marche, su cui poi valutare le modalità applicative del passaggio al digitale considerando che quelle al momento ipotizzate in via informale presentano notevoli problemi di interferenze con i diversi Paesi adriatici, comportando quindi elevati rischi di oscuramento per l’emittenza locale.