Mobilità nei piccoli comuni turistici, meeting nazionale

Mobilità nei piccoli comuni turistici, meeting nazionale

Viventi: Risposte adeguate per gestire flussi stagionali di elevata intensità

L’evento rientra nell’ambito delle iniziative previste per la diffusione del Progetto T.A.SM.A.C., finanziato dall’Unione europea con 660 mila euro. La Regione Marche è capofila e referente nazionale. Gli altri partner sono i Comuni di Recanati (Macerata), Pré-Saint Didier (Aosta), Albisola Superiore (Savona). Il progetto intende favorire un sistema di trasporti idoneo a gestire i flussi turistici nelle piccole realtà, salvaguardando la qualità ambientale e la vivibilità di questi centri. L’appuntamento di Recanati prevede la partecipazioni di esperti nazionali e amministratori locali che illustreranno gli interventi attraverso i quali concretizzare gli obiettivi stabiliti dal programma di lavoro: razionalizzazione degli accessi e dei parcheggi nei centri, informazione agli utenti, coinvolgimento delle comunità, monitoraggio dell’inquinamento acustico e atmosferico, trasporti integrati.

Le località a vocazione turistica stagionale basano la loro economia locale sull’afflusso di un ingente numero di turisti concentrati in alcuni mesi dell’anno, spesso con punte nei fine settimana. Molte piccole località, come accade anche nelle Marche, presentano contesti territoriali che ostacolano l’afflusso e il deflusso turistico: poche strade di accesso, ridotti spazi per i parcheggi, vie cittadine strette e tortuose. Una situazione resa ancor più problematica dalla constatazione che la maggior parte dei turisti utilizza auto private. Queste località si trovano a gestire, quindi, problemi di qualità ambientale, di vita dei residenti, di servizi da garantire agli stessi turisti.

“Attraverso il Progetto T.A.SM.A.C. – afferma l’assessore regionale ai Trasporti, Luigi Viventi – la Regione Marche intende fornire risposte concrete, definendo e sperimentando un modello di governance volto alla creazione di una rete di mobilità turistica integrata e adeguata alle esigenze dei piccoli centri, senza alterare le caratteristiche dei luoghi di ospitalità, dove i picchi di affluenza hanno una durata limitata a pochi mesi all’anno e non necessitano di investimenti che modifichino pesantemente il contesto urbano”.