Sono destinate alle aziende e alle cooperative con sedi o unità nelle Marche che potranno beneficiare di contributi fino a un massimo di tre stabilizzazioni per impresa. L’intervento rientra tra le misure individuate nel Protocollo d’intesa firmato, nel dicembre scorso, dal presidente della Giunta regionale, Gian Mario Spacca, e dalle organizzazioni sindacali regionali Cgil-Cisl-Uil. “L’accordo definisce una serie di azioni per difendere l’occupazione e la coesione sociale. Indica alcune priorità per la fuoriuscita dalla crisi e il sostegno allo sviluppo – ricorda l’assessore al Lavoro, Marco Luchetti – Attraverso questo nuovo avviso pubblico, insieme alle altre misure già in essere, proseguiamo l’impegno a difesa del lavoro, dei livelli occupazionali, di contrasto alla precarietà, di sostegno alla stabilità dei rapporti di lavoro. Interventi che vanno a completare quelli finalizzati a incentivare la qualità produttiva, l’innovazione e lo sviluppo. Favorire la stabilizzazione dei lavoratori con contratti a termine significa prevenire e contrastare fenomeni di precarietà, di incertezza e insicurezza dei giovani; significa anche combattere la discriminazione di genere. La stabilità dei posti di lavoro è un elemento essenziale anche per rafforzare il sistema produttivo locale in una delicata fase di crisi economica, come l’attuale, che richiede interlocutori pubblici sensibili alle esigenze manifestate dal territorio”. Destinatari dell’intervento sono i lavoratori a termine e atipici che abbiano stipulato contratti con la stessa azienda prima della data di pubblicazione dell’avviso e che, al momento dell’assunzione a tempo indeterminato, siano in azienda da almeno tre mesi. La stabilizzazione deve avvenire dopo la presentazione della domanda di contributo alla Regione. Il contributo massimo, che è di 7 mila euro per ogni trasformazione di contatto a tempo indeterminato full-time, viene proporzionalmente ridotto in presenza di part-time. Viene elevato del 30 per cento in caso di assunzione di lavoratori diversamente abili in aggiunta alla quota di collocamento obbligatorio; del 10 per cento se l’assunta è una lavoratrice o se il lavoratore ha una età superiore ai 45 anni (le due percentuali non sono cumulabili). La liquidazione prevede due quote: 5 mila euro al momento della trasformazione del rapporto di lavoro, il saldo entro il 2012 (dopo verifica della permanenza nell’azienda del dipendente assunto). L’avviso è già consultabile sul sito www.istruzioneformazionelavoro.marche.it. Le domande dovranno essere inviate solo dopo la pubblicazione dello stesso sul Bollettino ufficiale della Regione Marche che avverrà nei prossimi giorni.