"Sarà – spiega l’assessore regionale alla Cultura, Pietro Marcolini - un momento di ascolto e di confronto e poi di rilancio alla luce degli esiti di una riflessione condivisa, in un momento che per molti aspetti, come scrive Carlo Bo, sembra di eclissi di quelli che per noi e per le generazioni ancora più anziane sembravano valori assoluti e inattaccabili”.
La prima giornata si aprirà guardando alla Regione: ai punti fermi e ad alcuni principi ispiratori delle politiche regionali di settore, a un anno esatto dall’avvio della legislatura.
Dopo l’intervento dell’assessore Marcolini, spetta a Pierluigi Sacco, professore ordinario di Economia della Cultura e presidente dell’Osservatorio Regionale della Cultura delle Marche, parlare di ‘Marche della cultura’, con una lettura delle potenzialità e criticità regionali, alla luce di una metodologia già sperimentata in altri contesti territoriali, con risultati e prospettive interessanti.
Dalla visione regionale si passerà a quella nazionale con l’intervento di Paolo Scarpellini, direttore regionale del Ministero per i Beni e le Attività culturali che aiuterà a cogliere linee e indirizzi dell’azione statale di settore, con particolare riferimento all’ambito del patrimonio culturale, che si pone in un delicato equilibrio tra ragioni della tutela, e condizioni dello sviluppo.
Con l’intervento di Sergio Arzeni, direttore del Centro per l'Imprenditorialità, le PMI e lo Sviluppo Locale dell'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) a Parigi, l’orizzonte si allarga ancora, sia in senso territoriale ma anche nel senso del concetto sempre più trasversale della cultura che è uno dei capisaldi della politica culturale marchigiana. “Ad Arzeni – dice Marcolini – chiederemo di aiutarci a cogliere il ruolo della cultura come leva di sviluppo, proprio in qualità di rappresentante di una organizzazione che ha allargato la sua azione verso obiettivi di integrazione e cooperazione economica e finanziaria tra i maggiori Paesi dell’Occidente. Una prospettiva internazionale fortemente legata all’analisi dello sviluppo complessivo dei territori”.
A fine mattinata un dialogo-intervista di eccellenza. L’ospite sarà Jack Lang, una delle più autorevoli esperienze di politica culturale che l’Europa abbia conosciuto: ministro della cultura con il governo Mitterand e poi ministro per l’educazione. Lang torna nelle Marche a distanza di sei anni e per l’occasione sarà intervistato da Luca de Biase, giornalista, attualmente caporedattore di Nòva24, supplemento del Sole 24 dedicato all’innovazione tecnologica.
Nel pomeriggio seguirà la tavola rotonda Quale futuro per la cultura nel nostro paese?, coordinata da Roberto Grossi, segretario generale di Federculture, la federazione nazionale che raggruppa aziende, Regioni, enti locali e soggetti pubblici e privati che gestiscono politiche e servizi legati alla cultura, al turismo e allo sport e che ogni anno redige un importante Rapporto.
La tavola rotonda metterà a confronto voci di rilievo: Marco Cammelli, professore ordinario di Diritto amministrativo ed esperto di diritto dei beni culturali; Marco Causi, studioso di economia pubblica, che si è occupato di finanza pubblica centrale e locale, infrastrutture e public utilities, divari regionali e politiche di sviluppo territoriale, economia della cultura; Innocenzo Cipolletta, economista, dirigente d’azienda, pubblicista, commentatore economico di quotidiani, membro del CdA del Censis, della Fondazione Musica per Roma. A loro saranno chiesti approfondimenti condotti con gli strumenti del diritto, dell’economia e delle loro importanti esperienze in settori connessi alla cultura.
Con Giuseppe Piccioni, Giampiero Solari e Massimo Ghini, l’attenzione è rivolta al mondo dello spettacolo. Piccioni è marchigiano, famoso regista e tra i fondatori della libreria del cinema di Roma e rappresenta le specificità e le potenzialità del mondo del cinema. Giampiero Solari, drammaturgo, regista teatrale e televisivo, autore televisivo, è stato assessore alla Cultura della Regione Marche dove ha avviato importanti progetti. Massimo Ghini, noto attore, rappresenta il sindacato degli attori e le ragioni e le esigenze di un lavoro prezioso e delicato che ha bisogno di forme di attenzione e tutela.
Marco Morganti, infine, amministratore delegato di Banca Prossima del Gruppo Intesa - una banca che nasce con la vocazione del credito al settore delle onlus: organizzazioni ben rappresentate nel comparto cultura – che approfondirà le connessioni della cultura col mondo delle banche e della finanza.
Interverrà anche il presidente della Regione, Gian Mario Spacca, che nel programma di legislatura ha voluto un ruolo assolutamente strategico per la cultura e il turismo.
La seconda giornata del Forum sarà dedicata all’ascolto del territorio. Sono stati costituiti nove gruppi di lavoro per ambiti tematici, che si sono già insediati e hanno lavorato dal mese di marzo; i lavori, che sono stati ricchi di spunti e osservazioni hanno portato alla stesura di un documento di settore. Tutti i documenti, saranno presentati nella sessione plenaria, coordinata da Raimondo Orsetti, dirigente del Servizio Cultura, Turismo e Internazionalizzazione.
Seguirà uno spazio aperto agli interventi di quanti vorranno portare il loro contributo, prima delle conclusioni finali.
Tutto il lavoro svolto confluirà in un documento di sintesi, un Manifesto per la difesa e la valorizzazione della cultura che sarà sottoposto all’approvazione dell’assemblea e usato come strumento di promozione di un lavoro e di una politica che nasce da un’idea alta di cultura e di sviluppo.