Nell’ufficio del notaio Marianna Calabrese erano presenti il presidente di Restart Franco Gaspari, accompagnato da Emidio Albanesi e Alfredo Sperandio, ed il presidente Celani, l’arch. Rosati ed il geom. Borraccini della Provincia di Ascoli Piceno. La proprietà è stata ceduta alla Provincia per 659.000 €.
Il sito, che ha un’estensione di quattromila metri quadri adiacenti all’area dell’ex SGL Carbon, andrà a costituire il primo nucleo del Polo Tecnologico e Culturale previsto dal progetto Ascoli21, l’iniziativa ideata dal consorzio Restart per bonificare e riconvertire l’area.
«L’obiettivo del progetto è di creare una struttura che lavori, pensi e gestisca i rapporti con il mondo scientifico” - ha affermato il Presidente Celani a margine della ratificazione dell’atto - nelle nostre intenzioni la struttura fungerà da incubatore d’innovazione e da catalizzatore per nuovi insediamenti.
Entro maggio procederemo all’appalto dei lavori di ristrutturazione dell’immobile, il cui costo di circa 1 milione di euro sarà finanziato per 350 mila euro dalla Provincia e per il resto coperto dai fondi FESR (Fondi Europei per lo Sviluppo Regionale). Stiamo attuando - ha aggiunto Celani - quel percorso tracciato in sinergia tra soggetti pubblici e privati per restituire alla città ed al territorio un’area strategica che può contribuire notevolmente a promuovere un rilancio importante dell’economia locale».
L’inizio delle opere di risanamento, che beneficeranno del contributo dei Fondi Europei per lo Sviluppo Regionale (FESR) dell’Unione Europea e dureranno circa 8 mesi, è previsto per l’inizio dell’estate.
Come annunciato in passato, una delle prime aziende ad installarsi nel sito della villa potrebbe essere la FAAM di Federico Vitali, che intende aprire un centro di ricerca sulle batterie al litio.