Ammonta infatti a oltre 198 milioni la riscossione dei tributi erariali che nel corso del 2010 sono stati ricondotti nelle casse dello Stato dalla lotta all’evasione fiscale, rispetto ai circa 194 milioni di euro incassati nel 2009.
Un balzo in avanti di quasi 5 milioni di euro che, oltre a soddisfare l’obiettivo programmato, conferma un trend oramai in costante crescita ed è in linea con l’andamento dei risultati ottenuti sull’intero territorio nazionale, segno dell’efficacia dell’azione di prevenzione e contrasto all’evasione fiscale attuata dall’Amministrazione finanziaria.
Incassi da versamenti diretti. Dall’analisi dei dati di consuntivo è possibile rilevare che il numero complessivo degli accertamenti tributari ai fini delle imposte dirette, dell’Iva e dell’Irap è stato pari a 18.555, che seppur inferiore di un migliaio rispetto al dato del 2009 ha portato ad un recupero complessivo di oltre 541 milioni di maggiore imposta accertata, rappresentando un incremento pari a 85 milioni di euro rispetto all’anno precedente, e che ha fatto confluire alle casse dell’Erario, a seguito della definizione con adesione e con acquiescenza, oltre 123 milioni di euro di versamenti diretti.
Nel prospetto che segue si riporta la distribuzione degli accertamenti tra le diverse tipologie di contribuenti e le maggiori imposte accertate:
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Numero Accertamenti |
Maggiori Imposte Accertate |
Grandi contribuenti |
29 |
€ 5.795.042 |
Imprese di medie dimensioni |
606 |
€ 150.137.689 |
Imprese di piccole dimensioni – Lavoro autonomo |
6.836 |
€ 316.264.277 |
Persone fisiche |
11.084 |
€ 69.515.282 |
Totale accertamenti eseguiti |
18.555 |
€ 541.712.290 |
Soggetti con Iva a credito. Sempre alta l’attenzione nei confronti di soggetti che hanno indicato un credito Iva in dichiarazione: a fronte di 3.050 controlli è stata accertata una maggiore imposta per oltre 86 milioni di euro e riconosciuti minori crediti d’imposta e indebite compensazioni per quasi 28 milioni, contro rispettivamente 60 milioni e 21 milioni di euro del 2009.
Accertamenti sintetici. Stesso andamento per i dati relativi agli accertamenti sintetici, basati cioè sugli indici di spesa e incrementi patrimoniali. Infatti, la maggiore imposta accertata, a parità di numero di controlli rispetto all’anno precedente, è stata di oltre 13 milioni di euro, contro gli 8 milioni del 2009.
Indagini finanziarie. Non di meno gli accertamenti ai fini delle imposte dirette, Iva e Irap assistiti da indagini finanziarie, che hanno originato un recupero di maggiore imposta per oltre 25 milioni di euro, a fronte di circa 20 accertati nel 2009.
Piccole e medie dimensioni e professionisti. Rilevante inoltre è stata l’attività di controllo su soggetti di piccole e medie dimensioni, professionisti e persone fisiche. A fronte di quasi 7.000 soggetti controllati, è stata definita una maggiore imposta di quasi 37 milioni di euro, oltre 2 milioni in più rispetto al 2009.
“I risultati dell’attività di contrasto all’evasione fiscale realizzata nel corso del 2010 dagli uffici dell’Agenzia delle Entrate delle Marche – ha commentato il Direttore Regionale, Giovanna Alessio – vanno nella giusta direzione. Essi dimostrano non solo il notevole impegno profuso e la crescente professionalità del nostro personale, che riesce a saper efficacemente operare per un concreto impulso alla legalità fiscale, ma anche l’efficacia delle strategie di analisi dei rischi di evasione e degli strumenti tecnologici di cui oggi dispone l’Agenzia. Le Direzioni Provinciali delle Entrate, nelle Marche – ha continuato Alessio – hanno svolto con successo l’azione di controllo fiscale e di presidio del territorio senza ridurre, anzi incrementandoli, il livello dei servizi erogati e dell’assistenza ai contribuenti per il corretto adempimento degli obblighi fiscali“.