La Giunta regionale ha approvato lo schema di accordo per organizzare la manifestazione che si terrà, nel capoluogo, dal 27 al 29 maggio. A seguito della soppressione dell’Ente regionale per le manifestazioni fieristiche (Erf), la Regione subentra nelle funzioni e nella gestione delle attività già programmate per il 2011, tra le quali il Salone espositivo ittico di Ancona. Nei giorni scorsi le amministrazioni coinvolte hanno condiviso il programma e la ripartizione delle spese previste, stimate in 205 mila euro. La Regione contribuirà con 145 mila euro (80 mila provenienti dai Fondi europei, 65 mila dal proprio bilancio), mentre Provincia, Comune e Camera di commercio assicureranno i rimanenti 60 mila euro (20 mila ciascuno). “L’adesione della Regione – afferma l’assessore al Commercio, Antonio Canzian – ribadisce l’importanza che la Fiera riveste per il mondo della pesca professionale e per l’economia marchigiana. Ancona si ripropone nuovamente come sede qualificata per un dibattito permanente sulla pesca e sull’acquacoltura nel Mediterraneo, riconfermando il proprio ruolo centrale tra i principali comprensori pescherecci nazionali. In questa città vengono svolte attività di produzione, di commercializzazione e di servizio al settore, oltre a ospitare un avanzato centro di ricerche tecnologiche, come l’Istituto di scienze marine del Cnr (Consiglio nazionale delle ricerche). Un comparto economico complesso al quale il Salone espositivo darà la massima visibilità internazionale, calamitando l’attenzione degli ambienti che ruotano attorno alla pesca professionale”. Secondo l’assessore regionale alla Pesca, Sara Giannini, con il contributo della Regione, si rinnova “il tradizionale appuntamento fieristico di Ancona, che consentirà di delineare, in maniera organica, le prospettive economiche di un comparto vivace, contraddistinto da problemi e opportunità. Rappresenterà un momento importante di confronto e una prestigiosa vetrina anche per valorizzare le produzioni ittiche locali, come previsto dalla programmazione comunitaria del Fondo europeo della pesca che giustifica l’investimento di risorse Ue nella manifestazione”. La Fiera della pesca di Ancona (terza marineria nazionale) è considerata la fiera per antonomasia del capoluogo regionale. Allestita, per la prima volta, nel 1933, si è rinnovata ogni anno, a eccezione di una breve parentesi nella Seconda guerra mondiale. Riconosciuta “internazionale” a partire dal 1954, costituisce uno degli appuntamenti più datati nell’intera storia fieristica italiana ed europea. La rassegna è stata inaugurata più volte da presidenti della Repubblica italiana. Sin dalle sue origini, ha coniugato il momento espositivo a quello commerciale e al confronto tra le varie realtà pescherecce internazionali.