Carbon, riunito il tavolo di concertazione Restart

Carbon, riunito il tavolo di concertazione Restart

Castelli:«Ultime modifiche al Protocollo d'Intesa»

Questa il commento del Sindaco di Ascoli Castelli: "Il Protocollo d'Intesa, ormai definito nei suoi contenuti portanti, dovrà ora essere solo puntualizzato in alcune proposizioni.
In particolare per quel che concerne, la possibilitá di procedere ad una riprogrammazione a livello regionale del Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale (F.E.S.R.) e del Fondo Aree Sottoutilizzate (F.A.S.), così da devolvere  risorse su progetti strategici per il territorio come quello dell'area Sgl Carbon di Ascoli Piceno.
Una riflessione che avrà bisogno di qualche altro giorno per poter dare la necessaria concretezza all'impegno. Oltre a ciò si è chiesto da parte dei sindacati  di evidenziare anche gli impegni relativi al riassorbimento dei lavoratori in cigs così da sostanziare maggiormente anche la richiesta di proroga degli ammortizzatori sociali ormai prossimi all'esaurimento.
Il Presidente della Provincia Celani ha confermato che la disponibilità ad avviare corsi di formazione per il personale da rioccupare raccomandando la stesura di  un bilancio di competenze dei singoli lavoratori dell'ex Carbon. Prima della firma del protocollo, quindi, occorrerà apportare ancora qualche piccola modifica al testo e soprattutto si dovrà attendere il parere da parte della regione circa possibilitá di utilizzare l'istituto del il Piano di Recupero Urbano quale strumento per validare la variante urbanistica necessaria al programma Ascoli 21."
Il presidente della provincia Piero Celani ha portato nell'inciontro la delibera d'acquisto per 650 mila euro di Villa Tofani approvata mercoledì in giunta. Si tratta di una prima parte-pilota del più complessivo Polo scientifico, tecnologico e culturale.
Per il restauro, il consolidamento e la messa in sicurezza, la progettazione è stata fatta dagli uffici tecnici provinciali. In un primo tempo, per poter presentare la scheda di finanziamento per attingere risorse dai fondi Fesr, l'ente aveva utilizzato un progetto della Facoltà di Architettura.
Espletate le pratiche burocratiche per l'appalto, sarà la tanto attesa “prima pietra” della riqualificazione del sito chimico anche se esterna all'area della fabbrica vera e propria.
Celani comunque è sempre in attesa del parere richiesto al servizio urbanistica della Regione Marche per poter utilizzare il Pru (Programma di recupero urbanistico), uno strumento che velocizzerebbe di molto la procedura per definire la variante urbanistica dell'area. 
Nel tavolo di coordinamento, inoltre, i sindacati attendono risposte sulla richiesta di deroga alla cassintegrazione con un'ulteriore estensione degli ammortizzatori sociali. Se è vero che c'è stato un periodo di impasse nel procedere del progetto, tuttavia ora si dovrebbe assistere ad una velocizzazione.
Entro l'estate la società Petroltecnica Spa, alla quale Restart Srl (proprietaria dell'area) ha affidato l'incarico, dovrebbe consegnare il progetto definitivo di bonifica. E' il viatico per l'approccio più significativo nella riconversione. Se tutto procede secondo i piani, anche la variante urbanistica potrebbe arrivare entro fine anno. Significherebbe cantierare il progetto.
Questo è un po' il busillis che ha tenuto alto il dibattito sui finanziamenti. Molti si sono detti certi che fossero spariti (si tratta dei 30 milioni di euro previsti per le infrastrutture interne all'area), altri hanno detto che proprio la cantierabilità progettuale sarebbe stato l'elemento discriminante per far riapparire quei fondi.