“Abbiamo costituito per questa affascinante sfida un comitato promotore scientifico che da questa mattina è al lavoro per organizzare un evento di rilevanza internazionale – ha detto l’assessore regionale alla Cultura Pietro Marcolini – Una riflessione a 360 gradi sul Rinascimento che pone Urbino e le Marche al centro di un messaggio di altissima importanza scientifica e artistica”.
Il Comitato è composto oltre che dalla Soprintendente Vittoria Garibaldi, dalla past Soprintendente Lorenza Mochi Onori e dal supporto tecnico scientifico di Alessandro Marchi e Maria Rosaria Valazzi che hanno sottolineato l’unicità dell’evento che viene così a celebrare nel modo migliore anche il concomitante centenario della Galleria Nazionale delle Marche.
“Questa mostra è un progetto ambiziosissimo – ha detto la Garibaldi – sia perché porterà a Urbino le due altre tele e quindi offrirà spunto, agli studiosi di tutto il mondo, di un raffronto diretto, ma anche soprattutto per avere uno sguardo complesso e poliedrico sul Rinascimento, che abbracci aspetti architettonici, artistici e urbanistici, intrecciando il dibattito politico e filosofico sull’epoca rinascimentale”. Un’opportunità dunque di far rivivere a Palazzo Ducale personaggi come Laurana, Di Giorgio Martini, Leon Battista Alberti e molti altri protagonisti che nella Urbino capitale furono molte cose insieme: architetti, artisti e scienziati, animando la cultura di una corte inarrivabile come quella che fu di Federico da Montefeltro.
L’articolazione della mostra che avrà fra gli altri sponsor la Banca delle Marche, è concepita in maniera “stellare” cioè con una serie di percorsi o sezioni che si diramano dal centro in cui saranno allocate le tavole con le Città Ideali. Sezioni a punta di stella, che toccheranno tutti gli argomenti di approfondimento che riassumono i grandi temi accennati del Rinascimento e che raffigurano idealmente la volta della Biblioteca del Duca Federico, a Palazzo, che ha rappresentato un rilievo dorato e policromo dell’emblema ducale, l’aquila feltresca, racchiuso nel grande sole da cui si staccano numerose fiammelle ricadenti a pioggia dal centro verso gli estremi. Una mostra dunque che si preannuncia anche nella sua concezione e disposizione uno spettacolo di alto rilievo scientifico e culturale.