Presenti all’incontro il vice presidente e assessore all’Agricoltura, Palo Petrini, i rappresentanti di tutte le associazioni agricole, tecnici regionali.
“Man mano che l’acqua di ritira – ha detto Petrini – stanno emergendo danni più elevati di quanto si pensava. Il settore agricolo rappresenta una parte della stima complessiva dei danni che la Regione Marche effettuerà, sottoponendola al Governo, affinché questo ponga la massima attenzione possibile verso la nostra regione. L’incontro con le categorie è finalizzato ad avere procedure il più fluide possibile per arrivare a stime precise dei danni subiti dal settore agricolo, differenziando le diverse aree geografiche interessate e il tipo di danni subiti. A questo fine abbiamo coinvolto le associazioni agricole, tramite loro e la scheda per la raccolta dei dati che abbiamo predisposto, entro otto dieci giorni avremo un primo dettaglio di zone, tipologie e quantificazione dei danni”.
Settore florovivaistico e comparto zootecnico (specie ovi caprino) sarebbero i maggiormente colpiti, in base alle primissime valutazioni.
Verrà data priorità alla ripresa produttiva delle aziende, suddividendo gli interventi tra immediatamente attivabili proprio per favorire tale ripresa e interventi realizzabili successivamente. Un’indicazione molto utile emersa durante l’incontro è stata quella diretta a sbloccare pagamenti che Agea deve effettuare a imprese agricole aventi diritto. Un modo per far arrivare denaro fresco, già stanziato, in un momento di estrema difficoltà.
Altri interventi immediati potrebbero consistere nell’erogazione di gasolio agricolo supplementare per le semine da rifare, oltre che declinare bandi e misure Psr in modo da dare particolare considerazione a quanti hanno subito danni. Durante l’incontro sono state valutate anche misure creditizie e di garanzia per il settore.
I rappresentanti delle categorie agricole, pur esprimendo soddisfazione per la tempestività d’azione della Regione Marche, hanno sottolineato l’esigenza di porre la massima attenzione a prevenzione e dissesto idrogeologico. “Lavoro reso particolarmente difficile dai cambiamenti climatici in atto e dalle ristrettezze finanziarie in cui si muovono Regioni e autonomie locali”, ha concluso Petrini. Il Vice presidente si è poi recato personalmente a Grottammare, importante distretto florovivaistico, per un sopralluogo e un incontro con rappresentanti del comparto e delle associazioni di categoria.