Commercio, sottoscritto il nuovo contratto

Commercio, sottoscritto il nuovo contratto

Incremento complessivo nel prossimo triennio del 5,61%

Confcommercio insieme alla Fisascat Cisl e alla Uiltucs Uil, (con esclusione della FILCAMS – CGIL) dopo 7 mesi di trattative, ha sottoscritto il nuovo Contratto Nazionale di Lavoro del Terziario di mercato, Distribuzione e Servizi. Ne dà notizia la Confcommercio Picena aggiungendo che trattasi di un risultato importante che premia gli sforzi di entrambe le parti per ricercare soluzioni utili ad affrontare le esigenze di competitività delle imprese commerciali e dei servizi che stanno scontando ancora oggi gli effetti di una crisi lunga e profonda e che ha avuto pesanti ripercussioni sulla domanda interna.  Nonostante questa bassa crescita il contratto garantirà ai lavoratori aumenti salariali compatibili con il valore economico di riferimento concordato tra le parti, che prevede un incremento complessivo nel prossimo triennio del 5,61% (86 euro per il 4° livello).
Questo accordo conferma la capacità di innovazione dei contratti del terziario nel trovare soluzioni alle specificità del settore e valorizza la bilateralità, potenziando gli Istituti  di Welfare contrattuale e confermando il valore strategico della previdenza complementare, della formazione, dell’apprendistato e della sanità integrativa. “La firma di questo importante contratto nazionale – evidenzia il direttore Giorgio Fiori - può trasformarsi in un momento di svolta nel sistema delle relazioni sindacali se, nei prossimi mesi, gli impegni assunti da entrambe le parti si concretizzeranno, anche nella prossima contrattazione di II livello completamente rivisitata per affrontare i temi legati alla produttività, all’organizzazione del lavoro e al servizio al cliente”. I punti qualificanti di questo accordo, oltre al potenziamento del welfare e del II livello di contrattazione,   sono i seguenti:  un intervento del Contratto nazionale – unico tra tutti i contratti – che prevede  la lotta agli abusi legati all’assenteismo per malattia, potenziando tra l’altro le tutele a favore dei lavoratori colpiti da gravi patologie; un’introduzione graduale   del monte ore dei permessi individuali  legato all’anzianità di servizio.