Oltre alle strutture regionali, erano presenti, tra gli altri, i rappresentanti delle Ferrovie dello Stato, Anas, Enel, Vigili del Fuoco, Guardie Forestali, Polizia stradale. Il punto è stato fatto dal direttore del dipartimento della Protezione civile, Roberto Oreficini. Sono almeno 10 mila le utenze Enel non ancora ripristinate per problemi “seri e strutturali”, distribuite su tutto il territorio regionale, in maniera particolare, però, in alcune zone del maceratese, fermano, alto ascolano. L’Enel sta impegnando 250 persone per riattivare più utenze possibili nell’arco della giornata. Rfi e Trenitalia, invece, sono riusciti a riattivare la linea ferroviaria “Civitanova – Albacina”, mentre l’Anas ha reso transitabili quasi tutte le strade principali interrotte, anche se in alcuni casi con modalità ridotte e con sensi unici.
Restano, invece, problemi lungo la viabilità minore, a carattere locale, dove le amministrazioni comunali e provinciali stanno concentrando mezzi e uomini. I Vigili del Fuoco hanno realizzato 500 interventi “urgenti”, nella sola giornata di ieri, su tutto il territorio regionale, impegnando circa 500 uomini, rinforzati con unità di soccorso acquatico e mezzi anfibi provenienti dalla Toscana e dalla Campania. Da Pescara è giunto anche un elicottero, dislocato ad Ascoli Piceno. Il direttore regionale del Corpo, Giorgio Alocci, ha riferito che le operazioni più impegnative hanno riguardato le zone di Casette d’Ete, San Benedetto del Tronto ed Ascoli Piceno, soggette a vasti allagamenti.
Il Corpo Forestale sta monitorando la neve caduta nelle aree montane, dove si sono avute “numerose valanghe di piccola e media dimensione”, come ha illustrato il vice comandante regionale, Fabrizio Mari. Nelle prossime ore un elicottero della Forestale sarà impegnato in una ricognizione aerea per verificare se la neve caduta nella notte, possa aver aggravato “una situazione già abbastanza delicata”. Un altro fronte aperto è quello delle possibili conseguenze ambientali nei siti di stoccaggio delle aree industriali e produttive, che gli uomini della Forestale dovranno monitorare appena le condizioni meteo lo consentiranno. Il direttore del Centro funzionale della Protezione civile regionale, Maurizio Ferretti, ha illustrato la situazione dei corsi d’acqua, parlando di una “stabilizzazione dei livelli che durerà parecchi giorni, a seguito dello scioglimento delle neve in montagna” e del pericolo di smottamenti che potranno durare nel tempo.