“L’interlocuzione tra i sindacati e l’azienda sanitaria dovrebbe avvenire attraverso i canali interni e con garbo. Sono sicuro che i cittadini non amino, né tantomeno capiscano, questo continuo urlare, altroché sottovoce, a mezzo stampa. I cittadini hanno bisogno di certezze e serenità e non di polemiche continue. Così come i lavoratori”. Replica con queste parole il direttore generale dell’Ast di Ascoli, Antonello Maraldo, all’ennesima nota diffusa da Giorgio Cipollini della Cisl per denunciare problematiche pregresse relative alla gestione del personale. Una replica che vuole essere anche un invito al sindacalista, così come agli altri sindacati che utilizzano le stesse modalità, a risolvere le criticità relative al personale (nel caso specifico denunciato dal rappresentante della Cisl nate durante le passate gestioni) durante i confronti che si svolgono internamente e ciclicamente tra la parte datoriale e la parte sindacale.
“Chiamato comunque in causa pubblicamente – continua il dg Maraldo –, non posso esimermi dal rispondere altresì pubblicamente dicendo che sono d’accordo con Cipollini sul fatto che andavano effettuate nei primi mesi del 2025 le assunzioni per garantire assenze di lungo periodo e carenze, anche in virtù del fatto che a luglio e agosto più di 40 persone non ci sono per usufruire dei congedi, in aggiunta alle ferie. La conseguenza è stata che sono stati costretti a utilizzare gli strumenti contrattuali meno indicati per risolvere un problema. Da aprile, da quando mi sono insediato, le scelte sono però cambiate. Ho assistito a un notevole consumo di risorse in modo inappropriato che ha prodotto l’effetto paradossale di scontentare tutti. Sto cercando – conclude il direttore generale - di ripristinare la normalità e il clima necessario per garantire serenità a tutti. Con la mia disposizione del 19 giugno scorso ho voluto dare regole, legittimare e responsabilizzare i coordinatori e i titolari degli incarichi di funzione che, sul campo, devono sapere che la direzione c’è e si prende le sue responsabilità per cambiare rotta e ripristinare un clima di rispetto delle regole e di sano e leale confronto nelle sedi deputate”.