Si è tenuta la nuova conferenza preliminare per il ponte sulla
strada "Ancaranese", l'infrastruttura situata tra le province di Ascoli e
Teramo, tra i comuni di Ascoli, Castel di Lama e Ancarano, in seguito
all’opposizione del vincolo culturale del ponte in muratura.
All'ordine
del giorno, due alternative progettuali per la ristrutturazione dei due
viadotti esistenti. La prima prevede il restauro dei due ponti, la
seconda invece la demolizione del ponte di calcestruzzo lasciando in
piedi quello in muratura (soggetto come anzidetto a vincolo delle
soprintendenze) e realizzandone uno ulteriore adiacente più moderno e
funzionale.
"Si tratta di un'opera strategica e funzionale a
livello non solo locale interregionale e nazionale che fa parte del
piano ReVita, nato per contrastare l'isolamento del cratere grazie a un
fondo di 1 miliardo e 700 milioni - spiega il commissario alla
ricostruzione Guido Castelli -. Si tratta di uno snodo fondamentale
della pedemontana Fabriano-Ascoli e da lì per L'Aquila".
"La
scelta è caduta sulla demolizione del ponte in calcestruzzo e successiva
ricostruzione di uno con andamento curvilineo - continua -. Ho seguito
l'iter sin dal principio, seguendo la pratica anche a livello dei beni
culturali. Fare presto e bene è la nostra priorità, continuo a
monitorare passo passo questa opera attualmente finanziata dalla
struttura commissariale con un importo di 7.680.000,00".