Roma 28 feb - «Con l’ultima fase dei lavori a Visso e Castelsantangelo sul Nera sta per giungere a conclusione il Piano di interventi redatto dall’Ufficio Speciale Ricostruzione per i comuni più colpiti dal sisma del 2016/2017. Un piano complesso, validato dalla Soprintendenza, che ha impegnato per mesi personale e ditte specializzate e che pone le basi per la ricostruzione vera e propria in questi borghi così duramente provati».
Sono le parole del commissario straordinario alla Ricostruzione Guido Castelli, che tracciano il punto della situazione in merito a messa in sicurezza, demolizione, rimozione, trasporto e recupero delle macerie degli edifici pubblici e privati che impedivano, di fatto, la ricostruzione vera e propria in cinque comuni del cratere marchigiano.
Dopo aver portato a termine le operazioni ad Arquata del Tronto, nel Piceno, che hanno riguardato 24 edifici del centro storico per un importo di circa di 3 milioni, a Ussita (13 edifici nelle frazioni di Castelfantellino e Sorbo per un importo di 1,2 milioni) e Pieve Torina (12 edifici nelle frazioni Tazza, Appennino, Colle di Casavecchia e Seggiole per 1 milione di euro circa), nel Maceratese, quanto studiato dall’Usr volge dunque alle battute finali.
A Visso, infatti, si sta lavorando sui 36 edifici nel capoluogo, mentre a Borgo San Giovanni (24 edifici) i lavori sono terminati così come a Villa Sant’Antonio, dove ai 17 edifici si sono aggiunti due fabbricati su cui intervenire, per una spesa totale di 5,2 milioni.
Infine a Castelsantangelo sul Nera, il piano più importante e articolato delle Marche sia per numero di edifici coinvolti, ben 179 divisi in 11 lotti, che per il costo totale dell’operazione, di circa 13,5 milioni. Si sono appena chiusi i cantieri, inclusi di smontaggio e trasporto macerie, a Gualdo, Rapegna (lotto 2) e Nocria, mentre nel capoluogo e nelle frazioni di Macchie, Rapegna (lotto 1) Nocelleto e Vallinfante i lavori sono in fase di ultimazione.