Ascoli - Nell’Azienda
Sanitaria Territoriale di Ascoli Piceno scadranno il 30 giugno 240
contratti a tempo determinato, per la stragrande maggioranza
infermieri ed oss.
Tenuto conto che l’Azienda Sanitaria di Teramo, a seguito di pubblico concorso, sta procedendo ad assumere tantissimi professionisti sanitari di cui molti con rapporto di lavoro precario ad Ascoli, è verosimile immaginare che in pieno periodo estivo, con le assenze per ferie, le strutture ospedaliere di Ascoli e San Benedetto resteranno prive dell’essenziale personale sanitario, tecnico ed amministrativo con i drammatici risvolti sull’assistenza sanitaria ai cittadini del Piceno.
Da anni evidenziamo la necessità di trasformare i rapporti di lavoro da tempo determinato a tempo indeterminato al fine di dare stabilità e continuità di prestazione al Sistema Sanitario Pubblico Locale. Con profonda amarezza dobbiamo stigmatizzare l’inerzia e la scarsissima attenzione dei rappresentanti delle Istituzioni alle primarie esigenze del territorio che di giorno in giorno subisce inaccettabili decurtazioni di finanziamenti e scelte organizzative quantomeno discutibili che stanno sostanzialmente paralizzando il Sistema Sanitario Pubblico a fronte di una realtà privata che fiorisce di giorno in giorno, in particolare a discapito dei redditi più bassi.
Non riteniamo sia necessario convincere la popolazione locale sullo stato della Sanità Pubblica Picena; ci meraviglia invece che gran parte della classe politica e i Rappresentanti delle Istituzioni non intraprendano adeguate e forti iniziative a sostegno di una realtà locale che sconta le conseguenze di una lunga emarginazione territoriale.
Il mancato riconoscimento delle progressioni economiche orizzontali già pattuite per gli anni 2021 e 2022, ne è un esempio lampante e vi si deve porre fine liquidando già questo mese gli emolumenti agli aventi titolo del 2021.
Il blocco dell’assegnazione degli incarichi di responsabilità all’interno degli stabilimenti di Ascoli e San Benedetto deve essere immediatamente rimosso al fine di scongiurare la paralisi del sistema e di evitare il totale depauperamento dei servizi pubblici sanitari del territorio Piceno.
Visto l’immobilismo della Dirigenza dell’Amministrazione, ribadiamo la necessità che le massime cariche delle Istituzioni Regionali si facciano carico di questa situazione ed intervengano al più presto per risanare la Sanità Pubblica.