Tornano la 'pierina' e il 'cappello del prete'al Caffè Meletti, riapre la pasticceria di casa in Rua dei Notai

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Tornano la 'pierina' e il 'cappello del prete'al Caffè Meletti, riapre la pasticceria di casa in Rua dei Notai

Giusi D'Angelatonio dopo 30 anni allo Yogi pronta alla nuova sfida. Angelo Davide Galeati: 'Questo nuovo inizio, non rappresenta un traguardo, quanto piuttosto un punto di partenza per fare in modo che il Caffè sia sempre più sia un’icona del territorio, un luogo pulsante di aggregazione sociale e di valorizzazione delle eccellenze'.

Ascoli Piceno – Torna la produzione di pasticceria interna del Caffè Meletti. Lo ha annunciato oggi, nel corso di una conferenza stampa che si è svolta presso il locale storico di Piazza del Popolo, il Presidente della Caffè Meletti Srl Longino Carducci.


“Grazie alle nostre intuizioni, al nostro impegno e alla nostra buona volontà la tanto attesa pasticceria del Caffè Meletti viene finalmente restituita alla città di Ascoli e a tutto il nostro territorio”, ha dichiarato il presidente della Caffè Meletti, ing. Longino Carducci.

Un chiaro segnale - fortemente voluto dal nuovo Consiglio di amministrazione della Caffè Meletti, società strumentale della Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli

Piceno, in unità di intenti con la Presidenza di Angelo Davide Galeati - di simbiosi con la locale comunità, che attendeva da anni il recupero di una tradizione così cara alla città, e non solo.

Negli anni, il Caffè Meletti si è infatti distinto per l’elevatissima qualità del servizio e soprattutto per la sua pasticceria. Celeberrima era la pasta Pierina, creata in onore della moglie di Silvio Meletti, Pierina appunto.

Oggi, dopo anni di attesa, finalmente torna ad essere attivo il laboratorio di Rua dei Notai, a seguito dei lavori di adeguamento che consentiranno, alla pasticciera Giusi D’Angeloantonio, artigiana conosciuta ed apprezzata a livello regionale per le sue creazioni sempre attente alla eccellenza delle materie prime, di ricreare i dolci della tradizione ascolana, ed in particolare proprio la “pierina”, ed il “cappello del prete”.

Nato nel 1884 per ospitare gli uffici della Posta e del Telegrafo e inaugurato nel 1907 dal produttore di liquori Silvio Meletti, dopo una dolorosa chiusura del 1990, è stato acquistato dalla Fondazione nel 1996, ed è stato riaperto nel 1998 dopo un attento restauro che ha restituito al luogo il suo aspetto originario.
“La Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno – ha dichiarato il presidente Angelo Davide Galeati - esprime piena soddisfazione per questo nuovo inizio, che non rappresenta un traguardo, quanto piuttosto un punto di partenza per fare in modo che il Caffè sia sempre più sia un’icona del territorio, un luogo pulsante di aggregazione sociale e di valorizzazione delle eccellenze”.

Presente alla Conferenza stampa il giornalista Paolo Marchi, classe 1955, milanese, per una trentina d’anni firma del Giornale che ha lasciato nel 2011 per dedicarsi all’idea che gli ha cambiato la vita: organizzare Identità Golose, congresso di cucina, pasticceria e servizio di sala, prima edizione nel gennaio 2005 a Milano, un format che nel tempo è diventato anche un sito, una guida e un ristorante, oltre che un evento nel mondo. Dal 2019, cura la rubrica “Capolavori Italiani in Cucina” su Striscia la Notizia. “Mi hanno sempre affascinato i luoghi della storia – ha dichiarato Marchi - soprattutto se arrivano a noi vivi e non monumenti di una gloria ormai passata. Il Caffè Meletti si conferma un Locale storico contemporaneo grazie alle ultime novità”.