Appena una settimana fa, l'Azienda Sanitaria di Ascoli Piceno, al fine di razionalizzare all'inverosimile i pochissimi operatori socio sanitari disponibili, senza procedere ad alcun confronto sindacale, nonostante le specifiche richieste formalmente avanzate in tal senso, ha provveduto a ridurre la dotazione degli operatori assegnati al blocco operatorio dell'ospedale Mazzoni di Ascoli Piceno, per trasferirli nella U.O. di chirurgia, creando ulteriori problematiche organizzative ed inaccettabili appesantimenti dei carichi di lavoro nel delicatissimo servizio, già in crisi, non in grado di far fronte a tutte le richieste di sedute operatorie avanzate dai vari direttori delle unità operative per poi, a distanza di soli 5 giorni, con specifica disposizione, riassegnare in reperibilità notturna, per dodici ore consecutive, una operatrice appena trasferita, con conseguenti disfunzioni delle turnazioni anche nell'U.O. di chirurgia.
L'ennesima censurabile iniziativa posta in essere da un'azienda pubblica che ultimamente, molto più che in passato, si contraddistingue per le reiterate violazioni dei diritti del personale, creando, in ogni posto di lavoro, fortissime tensioni, lesioni del clima ambientale con conseguente depauperamento della bontà dei servizi sanitari.
..... e nessuno interviene....
Ascoli Piceno, lì 23/02/2025
CISL FP
f.to Igino Giorgio Cipollini