La politica sceglie di far soffrire gli italiani in campo sanitario per non utilizzare le risorse europee del MES

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La politica sceglie di far soffrire gli italiani in campo sanitario per non utilizzare le risorse europee del MES

A 48 ore di distanza la Ast5 del Piceno non ci fornisce i dati richiesti per informare i cittadini. La Regione Marche con il Presidente Acquaroli e l'assessore Saltamartini tacciono. Le liste d'attesa diventano abitudine. Chi può pagare si cura gli altri si arrangino oppure presentino esposti in Procura o alla Corte dei Conti.

La “latitanza” della Direzione Generale dell'Ast5 di Ascoli Piceno nel fornirci i dati richiesti (sono trascorse 48 ore) per entrare nello specifico delle liste d'attesa dimostra una situazione di grande difficoltà nello spiegare ai cittadini la situazione reale nella quale si trova la sanità regionale e quindi quella del Piceno.


Non c'è una risposta da parte dell'assessore alla sanità Filippo Saltamartini né da parte del presidente della Regione Francesco Acquaroli che quell'assessore se l'è tenuto stretto e si è opposto al suo cambiamento. Di fatto dunque Acquaroli si assume in toto le proprie responsabilità di fronte ai cittadini.


C'è un fatto incontestabile: se telefonate al Cup regionale per prenotare esami a pagamento porte spalancate, se avete prescrizioni convenzionate ve le scordate, nel senso che passano semestri, anni o bienni.

Traduzione: se siete abbienti vi potete curare, altrimenti ...non vi curate? No, potete fare degli esposti alla Procura della Repubblica oppure, come ci suggerisce un lettore, “Se non sia il caso che la Corte dei Conti effettui un controllo di competenza e cioè sulla gestione, vista la evidente compromissione del diritto alla salute, costituzionalmente tutelato”.


Ma da cosa deriva questa situazione che di fatto non capita solo a noi nelle Marche e nel Piceno?


Avete sentito parlare del MES?


Il Meccanismo Europeo di Stabilità (MES) è uno strumento finanziario istituito per fornire assistenza ai paesi della zona euro in difficoltà economica. Sebbene il MES sia stato originariamente concepito per affrontare le crisi finanziarie, nel contesto della pandemia di COVID-19 è stato proposto un uso specifico del MES per finanziare spese legate alla sanità. Ecco perché potrebbe essere utile:

1. Finanziamenti a Tasso Agevolato

  • Il MES offre prestiti a tassi di interesse molto bassi, spesso inferiori a quelli che un paese potrebbe ottenere sui mercati finanziari. Questo è particolarmente vantaggioso per paesi con un elevato debito pubblico, poiché consente di risparmiare sulle spese per gli interessi.

2. Fondi Dedicati alla Sanità

  • Il MES ha proposto una linea di credito specifica chiamata Pandemic Crisis Support, che può essere utilizzata per finanziare direttamente le spese sanitarie, inclusi i costi per ospedali, apparecchiature mediche, vaccini, e altro. Questi fondi possono contribuire a rafforzare i sistemi sanitari nazionali, che sono stati sotto pressione durante la pandemia.

3. Miglioramento della Capacità Sanitaria

  • I fondi del MES potrebbero essere utilizzati per ampliare e modernizzare le infrastrutture sanitarie, migliorando la capacità di risposta a future emergenze sanitarie. Questo include l'espansione dei posti letto in terapia intensiva, l'acquisto di attrezzature mediche avanzate e il potenziamento della rete ospedaliera.

4. Sostegno alla Spesa Corrente

  • Oltre agli investimenti in infrastrutture, i fondi del MES possono coprire la spesa corrente, come il pagamento del personale sanitario, l'acquisto di farmaci e vaccini, e altre esigenze operative immediate. Questo può alleviare la pressione sui bilanci pubblici.

5. Condizioni Flessibili

  • A differenza di altre forme di assistenza del MES, l'uso dei fondi per la sanità durante la pandemia non comporta condizioni di austerità rigide. Ciò significa che i paesi possono accedere ai fondi senza dover implementare severe riforme strutturali o tagli alla spesa pubblica in altri settori.

6. Riduzione della Pressione sul Bilancio Statale

  • L'uso del MES per coprire le spese sanitarie permette ai governi di liberare risorse del bilancio nazionale per altre necessità urgenti o per il rilancio economico. In pratica, permette una gestione più flessibile e sostenibile delle finanze pubbliche.

7. Rapida Disponibilità di Risorse

  • Il MES può erogare i fondi rapidamente, il che è cruciale in situazioni di emergenza come una crisi sanitaria. Questo aiuta i governi a rispondere tempestivamente e in modo efficace alle necessità immediate.

8. Minore Impatto sul Debito Nazionale

  • Poiché i prestiti del MES vengono erogati a tassi molto bassi, l'impatto sul debito pubblico è ridotto rispetto al ricorso al mercato per ottenere finanziamenti. Questo aiuta a mantenere la sostenibilità del debito pubblico nel lungo termine.

9. Condivisione del Rischio a Livello Europeo

  • Utilizzare il MES per la sanità permette una condivisione del rischio a livello europeo, sostenendo un approccio collettivo alla gestione della crisi sanitaria e delle sue conseguenze economiche.

In sintesi, il MES potrebbe essere utile per la sanità poiché offre accesso a finanziamenti a basso costo, destinati specificamente a rafforzare e sostenere i sistemi sanitari nazionali senza le rigide condizioni associate ad altri tipi di assistenza finanziaria. Questo supporto potrebbe contribuire a migliorare la capacità di risposta sanitaria e a gestire meglio i costi della pandemia.

L'Italia è l'unico Paese che non ha ratificato il MES.

E' la politica che non pensa ai cittadini ma alle proprie ideologie.

Oggi siamo nella condizione di un capofamiglia che vede vivere la sua famiglia in stato di disagio. Pur potendo ottenere un mutuo a bassissimo costo da restituire in 10 anni e forse più, non prende questa decisione e costringe moglie e figli a vivere in povertà, addirittura a non nutrirsi o non poter acquistare medicine per curarsi.

E' normale?

Il MES può far affluire 37 miliardi di euro nella casse italiane della sanità (3,7 miliardi da restituire a tassi di interesse molto bassi: Grazie alla forte capacità di raccolta del MES sui mercati internazionali e alla fiducia nella sua solidità finanziaria, i tassi di interesse per i prestiti pandemici sono stati vicini allo 0%, con costi complessivi (inclusi eventuali costi amministrativi) che si aggirano intorno allo 0,1% - 0,2% annuo. Questi tassi dipendono dal rendimento delle obbligazioni emesse dal MES per finanziare il prestito). Ora se pensate che il Governo per una sola manovra finanziaria sta ragionando su 25 miliardi...

Meditate gente, meditate....Noi intanto non ci stanchiamo di aspettare i dati chiesti all'Ast5 di Ascoli Piceno che, ve lo ricordiamo, sono dati di bilancio pubblici.