Loggi:"Resto fino al 2025 solo se il PD chiederà scusa a me, ai consiglieri, ai dipendenti e ai cittadini.
Sergio Loggi, presidente della Provincia di Ascoli Piceno, dopo aver presentato le dimissioni in Consiglio provinciale per comportamenti politici poco rispettosi della situazione dell'Ente, oggi fa un quadro chiaro del gioco a rimpiattino del PD provinciale che, invece di chiarire politicamente un atto così estremo come quello delle dimissioni di Loggi, cerca di mettere “la polvere sotto il tappeto” spiegandolo con la delibera di predissesto emanata dalla Corte dei Conti regionale.
E no, a questo punto il presidente Loggi non ci sta. La causa delle sue dimissioni le potete ascoltare dalla sua viva voce nel filmato che pubblichiamo.
Dalle sue parole emergono profili discutibili dal punto di vista dell'impegno politico.
Giudicate voi stessi.
Il presidente Loggi risponde alla nostra domanda se voglia davvero dimettersi che resterà in carica fino al 2025 se riceverà scuse pubbliche da parte del PD.
Il guanto di sfida è lanciato. Si attende "Canossa". Ora si vedrà il vero valore della politica del centrosinistra piceno e soprattutto se il fantasma di alcuni valori essenziali dal punto di vista morale siano ancora recuperabili.